Secondo Fise Assoambiente, l’associazione delle imprese del trattamenti dei rifiuti e bonifica, la Sicilia, con il 22 %, è ultima in Italia per raccolta differenziata. Nel relativo rapporto si legge: “Carenza di un’adeguata impiantistica per il riciclo dei rifiuti, assenza di valorizzazione energetica per quanto non riciclabile, turismo dei rifiuti verso altre Regioni, affidamento eccessivo allo smaltimento in discarica”. E poi: “In Sicilia la gestione è condizionata dalla percentuale record di conferimento in discarica, il 73%. Solo il 22% viene raccolto in modo differenziato, dato più basso a livello nazionale. Anche qui il passaggio negli impianti di trattamento meccanico-biologico è propedeutico, addirittura per il 96% dei quantitativi, al successivo conferimento in discarica. Il recupero di materia resta un’ipotesi residuale. La voce incenerimento non è presa in considerazione”.
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Credo proprio che dopo quasi 10 di gestione emergenziale dei rifiuti in Sicilia (iniziata dopo la moratoria prevista dalla L.R. n. 9/2010) la procedura di infrazione nei confronti dell’Italia potrebbe essere già stata azionata dalla Commissione Europea e quindi la Corte Europea potrebbe condannarsi con la solita penale e con l’obbligo di eliminare completamente questa gestione anomala allo stesso modo di come è stato fatto per l’inquinamento idrico (con due condanne rispettivamente nel 2012 e nel 2014). Per dare un’idea dell’ammontare delle sanzioni esse sono pecuniarie esse ammontano a qualche centinaio di migliaia di euro al giorno. che pagheranno i siciliani. Quindi oltre al caro spazzatura avremo anche il caro sanzioni. ALLEGRIA