Se si votasse oggi per le elezioni Politiche in Sicilia…

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Pubblicato il sondaggio periodico “Demopolis”: Fratelli d’Italia primo partito in Sicilia. Poi il giudizio sul governo Draghi e le priorità dei siciliani.

Il consenso elettorale, tramontate le ideologie che nel secolo scorso hanno orientato e fossilizzato le opinioni e le tendenze politiche degli elettori, adesso è molto flessibile: almeno nella maggior parte dei casi si scelgono candidati e partiti non certo per ideologia e per concezione, bensì per attrattività, carisma, fiducia, condivisione di iniziative e di progetti politici e amministrativi. Il tutto è dunque in evoluzione costante. L’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, ha appena cristallizzato l’attuale stato dell’arte del consenso in Sicilia, qualora oggi, e non nel 2023, si votasse per le elezioni Politiche. Dal 12 al 15 febbraio sono stati mille gli intervistati a campione, tra la popolazione maggiorenne dell’isola. Ebbene, dal barometro politico Demopolis è emerso che, se i cittadini siciliani si recassero oggi alle urne, Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni sarebbe il primo partito con il 26%. Poi, 5 punti in meno, il Movimento 5 Stelle: al 21%. Poi il Partito Democratico: 18,2%. Forza Italia: 14%. Lega: 9%. Gli altri sono sotto il 4%. Demopolis sottolinea che il sondaggio è stato presentato e svolto a fronte di due novità: la confluenza in Fratelli d’Italia di Diventerà Bellissima, ovvero il movimento politico di Nello Musumeci, e poi dell’annunciato rientro di Leu articolo 1 Liberi e uguali nel Partito Democratico. E’ confermata la disaffezione dei siciliani al voto.

L’affluenza stimata è al 57%, quindi 6 punti in meno rispetto alle elezioni Politiche del 2018, quando fu del 63%. Gli indecisi sono il 34%. Dal sondaggio Demopolis si rileva che, ancora rispetto al 2018, risalta l’aumento del consenso a Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, che beneficia anche del ruolo di quasi unica opposizione, e che in 4 anni balza dal 3,8% del 2018 al 19% dell’ottobre scorso fino al 26% di oggi. Il Movimento 5 Stelle, attanagliato da mesi dalla crisi interna, ha meno consensi, pur ottenendo in Sicilia il 21%, quando invece l’attuale stima nazionale è di 8 punti in meno, al 13%. Il Partito Democratico raccoglie punti in più, mantenendosi terzo partito: dal 12% del 2018 al 18,2% adesso. Altalenante, in negativo, è la Lega in Sicilia: nel 2018 il 5,4%, alle elezioni Europee del 2019 il 21%, oggi il 9% per le Politiche. Poi altra domanda agli intervistati siciliani: il giudizio sul governo Draghi dopo un anno di lavoro. Per il 51% bene. Per il 37% male. Non so il 12%. Poi dal 51% bene all’operato del governo. Poi dal 56% fiducia verso il governo in carica. Poi, infine, quali sono per i siciliani le priorità per il governo del paese: lavoro e occupazione 81%, investimenti nella Sanità pubblica 72%, contenimento dei costi delle bollette e dell’inflazione 68%, riduzione della pressione fiscale 60%, attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza per il rilancio del Paese 53%.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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