Scarto della molitura delle olive, Mareamico: “Stanno uccidendo i nostri fiumi e il nostro mare”

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Via via che la campagna oliaria va avanti, contemporaneamente cambia il colore di parecchi fiumi. Questo accade perché diversi imprenditori disonesti abbandonano in natura lo scarto della molitura delle olive: l’acqua di vegetazione.
Questo rifiuto, quando finisce nei corsi d’acqua o in mare, distrugge tutto!


Le acque di vegetazione sono 200 volte più inquinanti delle fogne, poiché sottraendo l’ossigeno alle acque, provocano la morte di tutte le specie viventi in quel luogo!
Anche quest’anno il corso d’acqua più inquinato nell’agrigentino è il fiume Naro, sfocia nel mare di Cannatello ad Agrigento. Questo perché nel suo bacino d’utenza ci sono diversi comuni come Canicattì, Naro, Camastra e Favara, che hanno parecchi frantoi in attività.
Tutto ciò accade nonostante l’intensa attività dei Carabinieri del Nucleo Forestale, che ogni anno sono impegnati nell’attività di contrasto di questa follia collettiva!

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