“Regionali”, l’agenda di Schifani

Condividi

In attesa della convention di sabato della coalizione, proseguono gli incontri di Renato Schifani con le categorie produttive. Confronto con Confagricoltura.

Le forze politiche del centrodestra e il candidato presidente della Regione, Renato Schifani, sono prossimi alla convention della coalizione che si svolgerà sabato prossimo, 10 settembre, al Politeama a Palermo. Nel frattempo l’ex presidente del Senato prosegue gli incontri con le categorie produttive. E, dopo Confartigianato, si è confrontato con Confagricoltura Sicilia. Il presidente della confederazione, l’avvocato cinquantenne di Canicattì Rosario Marchese Ragona, ha presentato e consegnato un documento con tutti i punti programmatici relativi alla filiera agroalimentare, un settore che, come altri ambiti dell’economia, ha pagato lo scotto della crisi negli ultimi anni. La Sicilia ha perso il 35% delle aziende agricole nell’ultimo decennio, ridotte a 142mila secondo l’ultimo censimento effettuato dall’Istat fra gennaio e giugno 2021. E Renato Schifani ha affermato: “Sappiamo quanto il comparto agricolo sia tra gli assi portanti della nostra economia, dal ruolo fondamentale di approvvigionamento della filiera agroalimentare a quello di presidio e salvaguardia dell’ambiente e delle aree agricole. E’ un settore che come altri sta soffrendo per tante ragioni, a partire dal clima caldissimo, dalla siccità, dal rischio desertificazione, ma anche per una serie di problemi strutturali che ci trasciniamo da anni”. Poi, più nel dettaglio ha aggiunto: “Non è accettabile che i Consorzi di bonifica siano commissariati da anni. Ciò significa che non sono stati superati i problemi. E’ inammissibile la lentezza decisionale della macchina burocratica regionale. Dobbiamo risolvere l’immobilismo, e se non si supera il commissariamento dei Consorzi non risolviamo le questioni che stanno più a cuore agli agricoltori”. E Confagricoltura con Marchese Ragona ha rilanciato: “Oltre a viabilità, insularità e controllo delle merci in entrata, è necessario anche il riordino dei Consorzi di bonifica affinché possano tornare ad essere uno strumento capace di aiutare l’agricoltura a competere sui mercati internazionali, e soprattutto possano coinvolgere direttamente nella gestione gli agricoltori. Chiediamo al nuovo governo regionale che si dia corso ad una incisiva attività politica. Ciò per riportare il settore agricolo al ruolo che gli compete”. Ed in conclusione, più in generale, Renato Schifani ha puntato ancora il dito contro gli inceppi della burocrazia e ha ribadito: “Dobbiamo guardare con attenzione alle istanze del mondo imprenditoriale. Se la pubblica amministrazione non è in grado di adempiere ai propri impegni rispetto ai crediti legittimi vantati dalle imprese, allora si rompe un patto di fiducia. Non possiamo permettere che si tradiscano le aziende tanto più in questa fase post pandemica e di caro-bollette, e su questo fronte se eletto sarò intransigente. Non possiamo più attendere i tempi della burocrazia. Dobbiamo, inoltre, far sì che le aziende per lavorare serenamente abbiano anche gli stessi costi industriali che ci sono nel Nord del Paese”.

Notizie correlate

Leave a Comment