Precari Sanità, verso lo stato di agitazione

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Fials Sicilia (Federazione Italiana Autonoma Lavoratori Sanità) annuncia lo stato di agitazione del personale della sanità prospettando azioni di protesta. I dettagli.

Fials Sicilia (Federazione Italiana Autonoma Lavoratori Sanità) annuncia lo stato di agitazione del personale della sanità prospettando azioni di protesta. E denuncia disparità di trattamento verso i precari nelle Aziende sanitarie siciliane. E ciò perchè l’assessorato non ha emanato ancora alcuna direttiva e i commissari si muovono in ordine sparso, rifiutandosi in certi casi di rinnovare i contratti anche su posti vacanti in organico. In termini pratici è ancora disatteso il protocollo d’intesa firmato poche settimane addietro tra l’assessorato regionale alla Sanità e una minoranza di sigle sindacali, secondo cui si sarebbe proceduto alla proroga o alla stabilizzazione dei precari covid in riferimento al fabbisogno di personale ravvisato espressamente dalle singole Aziende sanitarie, sospendendo nel frattempo altre procedure concorsuali per assumere dall’esterno. Più nel dettaglio la segreteria regionale del sindacato autonomo spiega: “L’assessorato ad oggi non ha emanato alcuna direttiva vincolante ai commissari straordinari delle Aziende sanitarie siciliane in merito alla sospensiva delle procedure concorsuali e al mantenimento in servizio del personale precario ‘su posto vacante’, con l’inevitabile conseguenza di lasciare liberi i singoli responsabili delle Aziende di determinarsi in base ai più disparati e discutibili criteri di autonomia decisionale”. E poi aggiunge: “In conseguenza di tale inerzia stiamo assistendo al trionfo dell’incertezza, laddove alcuni commissari si affrettano a definire i concorsi già banditi al fine di reclutare nuovo personale dall’esterno, rendendo, nella sostanza, il protocollo sulle stabilizzazioni un vuoto esercizio di retorica politico-sindacale”. La Fials ricorda inoltre che “a distanza di mesi dall’assegnazione delle risorse per i pronto soccorso non è stato avviato alcun confronto regionale, lasciando la Sicilia come fanalino di coda rispetto alle rimanenti Regioni. Inoltre ad oggi non è stato avviato alcun confronto per i criteri di ripartizione fra le singole Aziende delle risorse per l’abbattimento delle liste di attesa nei servizi di emergenza-urgenza della Regione, con il conseguente adeguamento delle tariffe delle prestazioni aggiuntive, ovvero di 100 euro lordi per il personale medico e 50 per il personale di comparto”. Nel frattempo è stato prorogato fino al 31 maggio il personale sanitario assunto durante l’emergenza covid dall’Azienda sanitaria provinciale di Palermo, che scrive: “Il personale del ruolo sanitario incaricato per l’emergenza covid è prorogato fino al 31 maggio. L’Azienda, interpretando lo stato d’animo degli operatori, e in adesione anche all’attenzione riposta dall’Assessore regionale alla salute sulla complessa vicenda, si è fatta carico di tutte le procedure che, nel rispetto degli indirizzi impartiti dalle disposizioni vigenti, potevano essere adottate in questo contesto”.

Giuliana Miccichè

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