Portella della Ginestra, la stoccata di Figuccia alla CGIL: “70 anni di chiacchiere e passerelle”

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Domani sarò a Portella della Ginestra nel territorio di Piana degli Albanesi, in quello che è un luogo simbolo di stragi perpetrate in Sicilia, un luogo simbolo della negazione del diritto al lavoro e delle ingiustizie subite da tanti siciliani onesti”.
Inizia così la stoccata di Figuccia in risposta alla nota con la quale i vertici palermitani CGIL-FLAI stamane polemizzano con la scelta del parlamentare regionale di avviare una marcia dal “luogo simbolo” a pochi passi da Piana degli Albanesi. Sarò lì – dice Figuccia – per rivendicare la libertà della mia terra dallo strapotere di Roma e con noi tanti operatori impegnati nel settore della tutela dei boschi e dell’ambiente. Alla CGIL voglio ricordare che nessuno può sentirsi padrone di quel sito o depositario di verità a tutela della memoria e del ricordo delle vittime delle stragi. Io stesso nei mesi scorsi, presentai un’interrogazione parlamentare per conoscere la verità sulle stragi che hanno segnato quel luogo. Pertanto, invito tutti ad abbassare i toni nell’auspicio che la tutela dei diritti dei lavoratori sia un tema riconosciuto trasversalmente senza toni di fazioni ed inutili strumentalizzazioni. Alla CGIL infine dico: in questi 70 anni hanno fatto solo passerelle e non mi sembra che lavoratori abbiano avuto alcun riscontro da quelle che sono state chiacchiere e passerelle”. Netta la posizione del Sifus con le dichiarazioni rilasciate dalla dirigente Tiziana Ferrara: “Il SIFUS  – afferma – vuole fermarsi ad onorare i fratelli caduti a Portella della Ginestra e da quel luogo impregnato di grida per una giustizia sociale rivendicata:ribadire il concetto di lotta per il diritto al lavoro e alla stabilizzazione i quali, sono attuali più che mai. Oggi – prosegue – è necessario portare avanti i nostri principi cardine che sono in primo luogo la dignità lavorativa, parità di diritti ed equità, senza dimenticare l’ultima violenza perpetrata ai danni dei forestali che si consuma nella richiesta di restituzione degli arretrati contrattuali e che pende come una spada di Damocle.
Incontriamoci domani 31 agosto laddove è sparso il sangue dei nostri fratelli. Per onorare loro ed il nostro diritto al lavoro.
Incontriamoci a Portella della Ginestra, dove la storia ha scritto una pagina di lotta”
Ad intervenire sulla vicenda anche Maria Concetta Mandala’, referente del SIFUS per Piana degli Albanesi: “Portella della Ginestra – dice – costituisce una ferita ancora aperta, non soltanto nel cuore di Piana degli Albanesi, ma in chiunque creda a quel “diritto al lavoro” costituzionalmente tutelato,  che non può e non deve restare un privilegio di pochi,  confinato e incatenato a 73 anni di segreto di stato.  Scelgo Portella e scelgo di far partire da Portella il progetto Lasi per la concreta stabilizzazione degli operai forestali”.

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