Pierobon sull’inchiesta “Piano rifiuti” (video)

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L’inchiesta in corso da parte della Procura di Palermo sul piano regionale dei rifiuti e l’intervento dell’assessore ai Servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon.


Alla Procura di Palermo, a margine dell’inchiesta che, in riferimento a interessi presunti illeciti nel settore rifiuti, ha provocato l’arresto e adesso il processo a carico di Paolo e Francesco Arata, Vito e Manlio Nicastri e due funzionari regionali, Tinnirello e Causarano, i magistrati indagano, al momento verosimilmente sotto forma di inchiesta conoscitiva, sul piano rifiuti della Regione, atteso da parecchi anni e ancora non approvato. I pubblici ministeri, coordinati dal procuratore aggiunto Paolo Guido, intendono accertare se nell’ambito della redazione del piano regionale dei rifiuti siano state esercitate delle pressioni, a vari livelli, per avvantaggiare imprese legate a gruppi politici regionali. E se in tale, ed eventuale, intreccio tra affari e politica siano coinvolti anche burocrati regionali. La prossima settimana, nell’ambito dell’inchiesta Arata-Nicastri, la Procura ascolterà a sommarie informazioni testimoniali l’assessore regionale all’Energia ed ai Servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon.

Ed è lo stesso Pierobon che, in riferimento all’inchiesta in corso della Procura di Palermo sul piano regionale dei rifiuti, interviene così: “Apprendo dalla stampa che la Procura sta indagando sul piano rifiuti. Restiamo a completa disposizione dei pubblici ministeri per chiarire eventuali dubbi su questo fondamentale strumento per la Sicilia. Il piano è stato ritenuto dalla commissione tecnica per la Vas (valutazione ambientale strategica) conforme alla legislazione regionale, nazionale ed europea. Con questo strumento puntiamo sulla raccolta differenziata, diamo priorità agli impianti pubblici e mettiamo ordine e trasparenza nel settore. Oggi in Sicilia la raccolta differenziata è quasi al 40 per cento, vengono conferite centinaia di migliaia di tonnellate in meno di rifiuti in discarica, e questo significa milioni di euro in meno di costi. Sono stati anche stanziati oltre 100 milioni di euro in giunta per impianti pubblici. Sono azioni concrete che ribadiscono la direzione intrapresa dal governo. Restiamo a disposizione anche della commissione Antimafia a cui continueremo a fornire puntuali riscontri in pieno spirito di collaborazione. Il piano è stato esitato dalla giunta nel dicembre 2018 e a fine novembre 2019 ha ricevuto il parere favorevole della commissione tecnica per la Vas. A questo punto sono previsti ulteriori passaggi in Sicilia che rendono l’iter più lungo rispetto alle altre regioni. Il parere motivato con prescrizioni è stato inviato per le integrazioni all’assessorato il 12 dicembre scorso. Il documento finale sarà esitato dall’assessorato entro gennaio. A quel punto sarà inviato prima alla commissione Ambiente all’Ars, poi all’Ufficio legislativo e legale. Quindi sarà inviato il tutto, tra testo e pareri, al Cga. Infine il piano sarà emanato dal presidente della Regione con decreto che sarà inviato alla Corte dei conti. L’ultimo passaggio prevede la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale della Regione Sicilia per l’adozione finale. Considerata la delicatezza delle materie trattate, invito tutti quanti a mantenere un clima di civile rispetto, anche istituzionale, nella consapevolezza che gettare indiscriminatamente discredito sulle istituzioni regionali, anche involontariamente, avvantaggia lo stesso sistema affaristico che questo governo sta cercando, non senza ostacoli e strutturate contrapposizioni, di scardinare”.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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