Orlando e Salvini, “Denunciami”. “No!”

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Il sindaco di Palermo, Orlando, insegue la denuncia per proporre al giudice il ricorso Costituzionale contro il decreto Sicurezza. Salvini: “Non denuncio nessuno”.

Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, attende di essere di denunciato. Lui ha disposto al capo ufficio Anagrafe del Comune, Maurizio Pedicone, di iscrivere i migranti richiedenti asilo nel registro dei residenti, cosicché ottenere la carta d’identità e l’esercizio dei diritti tutelati dalla Costituzione Italiana, come l’istruzione e la salute. Tali iscrizioni sono state bloccate lo scorso 31 ottobre da una circolare della prefetto di Palermo, Antonella De Miro, in applicazione del decreto “Sicurezza” poi convertito in legge. E adesso Orlando invece non lo applica, e insegue la denuncia penale per abuso d’ufficio al fine di comparire al cospetto di un giudice e sollevare la questione di incostituzionalità della legge 132 del 2018 approvata dal Parlamento e firmata dal presidente della Repubblica, e, attenzione, ex giudice costituzionale, Sergio Mattarella, primo garante della Costituzione. Ecco dunque le intenzioni del sindaco di Palermo, che, tuttavia, anziché attendere di essere denunciato potrebbe lui stesso rivolgersi ad un giudice ordinario, in tal caso il giudice civile, e prospettargli i suoi dubbi sulla legittimità costituzionale del decreto “Sicurezza”. Se il giudice riterrà tali dubbi manifestamente fondati, li trasferirà alla Corte Costituzionale che valuterà e sentenzierà. E forse sarebbe opportuno che Leoluca Orlando, o altri sindaci animati dalla stessa contrarietà, scelgano di intraprendere tale percorso, perché il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, non ha alcuna intenzione di denunciare alcunché. E, di conseguenza, non dovrebbero denunciare Orlando, o altri sindaci, nemmeno i prefetti, che sono l’avamposto del ministro dell’Interno nelle province di Italia. Infatti, Salvini ha affermato: “Nel decreto ‘Sicurezza’ abbiamo accolto e trasformato in legge alcune proposte dell’Anci, l’associazione dei Comuni, di qualche mese fa, quindi o hanno cambiato idea loro o non hanno letto il decreto. Mi occupo di futuro e non di passato, di realtà e non di fantasie. Non abbiamo mandato alcuna ispezione al Comune di Palermo, non abbiamo intenzione di denunciare penalmente nessuno e saranno i cittadini a premiare o bocciare quei sindaci che, invece di occuparsi dei problemi degli italiani, si occupano dei presunti problemi di immigrati irregolarmente presenti nel nostro territorio”

Angelo Ruoppolo ( Teleacras )

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