La Procura di Agrigento, tramite la pubblico ministero, Emiliana Busto, ha chiesto la condanna a 30 anni di reclusione a carico di Raimondo Burgio, 36 anni, imputato e giudicato in abbreviato, reo confesso dell’omicidio del cognato, Ignazio Scopelliti, 45 anni, ucciso il 2 novembre del 2018. Raimondo Burgio, nel corso dell’istruttoria, ha affermato: “Sì, gli ho sparato io perchè temevo di essere ucciso. Un conoscente mi aveva detto che andava in giro armato di un coltello e avrebbe ucciso mia sorella. Stavo rientrando a casa, dal negozio di ortofrutta, e ho visto che stava discutendo con mia madre. Ho avuto paura, gli ho detto di andare via e lui mi ha minacciato. Per questo ho sparato”. La pubblico ministero Busto ritiene invece che l’omicidio sia stato premeditato, tanto che Burgio è uscito da casa sua armato con la pistola.
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