Lo scorso 22 giugno la Corte d’Assise d’Appello di Palermo ha assolto Gaetano Sciortino, 56 anni, già condannato in primo grado a 24 anni di carcere per l’omicidio del marmista di Cattolica Eraclea, Giuseppe Miceli, 67 anni, colpito mortalmente con un oggetto contundente nel suo laboratorio, nel centro cittadino di Cattolica il 6 dicembre del 2015. Il 6 novembre il sostituto procuratore generale di Palermo, Giuseppe Fici, ha impugnato la sentenza assolutoria. Anche il difensore della parte civile, ovvero i familiari della vittima, l’avvocato Antonino Gaziano, ha impugnato la sentenza di secondo grado, ritenendo che abbia trascurato alcuni elementi di prova determinanti al fine del riconoscimento della responsabilità dell’imputato. Pertanto si è svolto il processo di terzo grado, in Cassazione. E la Suprema Corte ha annullato la sentenza di assoluzione di Sciortino con rinvio ad altra sezione d’Appello.
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