Noblesse oblige. Povera Donna Margot!

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Provate ad immaginare un rifugio, non molto largo, all’interno del quale si trova uno sparuto gruppo di persone. Sono al sicuro, perché dietro il rifugio regna un gigantesco masso che li salvaguardia da attacchi esterni di qualsiasi natura. Come dire, per capirci meglio, “stannu ammucciati darrè u pitruni”.

Non immaginavamo proprio che dentro quel rifugio si trovasse anche un onorevole, un sindaco, un presidente regionale della Commissione Sanità, un commissario provinciale di un partito, una nobildonna ma soprattutto una mamma.

Questi sono i vantaggi di cui oggi Margherita La Rocca Ruvolo ha ottenuto quando qualche mese addietro ha effettuato il passaggio in Forza Italia. Anche lei, in un gruppo di persone, dentro quel rifugio. All’occorrenza, la nobile donna (perché davvero lo è) esce allo scoperto (lasciando u pitruni…) e ascolta le parole di chi non parla mai. Riassuntino e pronti per essere utilizzati come una pedina da dama.

Donna Margherita diventa vittima e carnefice di un sistema, in una farsa politica locale nella quale, certamente, non era previsto il suo intervento, non fosse altro per il ruolo che ricopre.

Dunque, dopo i tre soldati, in una lite che sa più di pollaio a cielo aperto, adesso appare anche una soldatessa in gonnella, la flemmatica e devotissima Donna Margot che difende il presidente Civiltà, protagonista indiscusso per avere acceso la miccia, ma ha fatto anche fuoco e fiamme contro l’amministrazione Miccichè della quale, tra l’altro, è il presidente del Consiglio comunale.

E chiede pure le dimissioni del Sindaco Miccichè che in questa circostanza è stato colpito a tradimento da pseudo azionisti che tutto hanno fatto tranne che lavorare per la buona amministrazione di una città in ginocchio.

Dispiace. Per Donna Margherita dispiace davvero tanto. Pensavamo che politicamente fosse in possesso di una personalità più forte e decisa ma soprattutto lontana dal ricoprire ruoli che prima non le appartenevano: una soldatessa a servizio di chi preferisce stare dentro “u rifugiu, protetto do pitruni”. Ruoli che sembravano essere lontani anni luce dalla sua attività politica.

La Sicilia, come il mondo intero, vive ormai da quasi due anni il dramma del Covid. La sanità siciliana è nello sfascio più totale, i nosocomi regionali perdono acqua da ogni parte, la salute di ognuno di noi è giornalmente messa a repentaglio a causa delle carenze croniche che tutti conosciamo. Lei è presidente della Commissione regionale alla Sanità e dovrebbe contribuire a raddrizzare situazioni sanitarie che necessitano interventi decisi, netti, concreti. E invece Donna Margot cosa fa?

La soldatessa al Comune di Agrigento…

N.B. Chi sarà il prossimo ad uscire dal rifugio?

 

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3 Thoughts to “Noblesse oblige. Povera Donna Margot!”

  1. filippo triassi

    Ottima riflessione, del resto come sempre

  2. Mario Russo

    Ho sempre apprezzato le doti Dell. ON. LA Rocca Ruvolo, ma prestarsi a un gioco così basso non le fa onore.

  3. Luca

    Delusione totale da parte dell’onorevole Ruvolo che purtroppo si presta ai giochi di un ben definìto gruppo politico agrigentino

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