Musumeci e Lega, ponte precario?

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Il sostegno fino al termine della legislatura, la compattezza del centro destra, le Amministrative e le Regionali del 2022: Lega a confronto in Sicilia.

Poco tempo addietro, quando il leader della Lega, Matteo Salvini, ha ipotizzato un candidato della Lega a presidente della Regione in occasione delle elezioni dell’autunno 2022, lanciando espressamente il nome dell’attuale segretario regionale del Carroccio, Nino Minardo, il presidente in carica, Nello Musumeci, che a giugno ha già ufficializzato la sua ricandidatura, non ha gradito più di tanto, e ha controbattuto: “La Lega decida da che parte stare: dentro o fuori il governo regionale”.

A gettare acqua sul fuoco è stato lo stesso Minardo, che ha promesso fedeltà a Musumeci fino alla fine della legislatura, e ha sottolineato che l’ipotesi di Salvini è stata un legittimo auspicio, nulla di più. Adesso Salvini appare nuovamente in sella al cavallo pronto a guerreggiare innanzi a Palazzo d’Orleans ma con moderazione, e afferma: “Musumeci ha la nostra stima e fiducia. In questo ultimo anno bisognerà dare il massimo. Porteremo al tavolo del centrodestra la nostra idea che vogliamo discutere con la coalizione. Con Musumeci parleremo a tempo debito. La lezione delle ultime Amministrative è chiara: se nel centrodestra litighiamo e ci dividiamo perdiamo. Dobbiamo essere uniti e compatti. Chi critica, chi bisticcia e polemizza, sbaglia. L’obiettivo della Lega è unire, federare il centrodestra, che ha il dovere di essere unito e compatto per vincere prima in Sicilia e poi a livello nazionale”.

E poi Matteo Salvini rilancia: “Voglio un 2022 per la Lega memorabile, epocale” Dopo le ultime adesioni siamo il secondo gruppo più numeroso del centrodestra all’Assemblea Regionale, con sette parlamentari, ma nonostante questo non chiediamo rimpasti in giunta e nuovi assessori. L’unica cosa che vogliamo è lavorare e pensare alle prossime elezioni” – conclude.

E ancora Nino Minardo veste i panni del pontiere e annuncia: “Mi farò promotore nei prossimi giorni di un incontro a Roma fra Musumeci e Salvini, perché il nostro leader si faccia carico delle richieste che la Regione ha nei confronti del governo. Ad esempio c’è il Piano nazionale di ripresa e resilienza, che rappresenta la più grande opportunità per la Sicilia. Non si può dire che abbiamo cominciato bene: sull’irrigazione in agricoltura sono stati bocciati 31 progetti su 31. E poi vi sono i termo-utilizzatori, le infrastrutture stradali, idriche, il turismo. Musumeci sa fare benissimo da solo. Ma è dovere degli alleati e della Lega, che è il partito guida della coalizione di centrodestra, coinvolgere sui temi importanti l’autorevolezza di Salvini a Roma”.

E poi Minardo ribadisce: “Noi abbiamo prima di tutto il dovere di governare e di tenere unita la coalizione. Abbiamo tutte le carte in regola per esprimere uomini e donne del nostro partito sia per le grandi città che per la presidenza della Regione. Ne parleremo al momento opportuno. Oggi il nostro sostegno al presidente Musumeci e al governo regionale è pieno”.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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