Michele Benfari, il Soprintendente coraggioso che tutela davvero la Valle dei Templi e dice no ai potentati economici

Condividi
di Gaetano Gaziano
Oggi c’è un Soprintedente che tutela davvero la Valle dei Templi di Agrigento. Si chiama: MICHELE BENFARI!
Ha avuto il coraggio di dire NO al rigassificatore nella “buffer zone” (zona di rispetto) del parco archeologico agrigentino.
Non è la prima volta che i poteri forti “amanti dell’archeologia” si interessano alla Valle dei Templi. Negli anni Cinquanta progettarono di costruire i capannoni della Fiat nella piana di San Gregorio, sotto il tempio della Concordia, da dove Papa Wojtila lancerà l’anatema contro la mafia. Fu per il veto di un altro coraggioso Soprintendente, Pietro Griffo, cui è stato dedicato giustamente il Museo Archeologico di Agrigento, che quell’indecorso progetto non si realizzò. Oggi i poteri forti “amanti dell’archeologia” tornano alla carica. Per nostra fortuna c’è un Soprintendente con gli attributi a bloccare loro la strada.
GRAZIE, MICHELE!
tratto da facebook

Notizie correlate

One Thought to “Michele Benfari, il Soprintendente coraggioso che tutela davvero la Valle dei Templi e dice no ai potentati economici”

  1. Aldo Capitano

    Il rigassificatore e i potentati

    Il Codice dei beni culturali n.42/2004 e la L.R. 20/2000, costituiscono la legislazione cardine che regola la materia, a tutela dei beni archeologici, ambientali , paesaggistici e della identità siciliana e non consentono la realizzazione di opere che alterano i luoghi e determinano disfacimento dell’ambiente e del territorio. È ben noto agli addetti ai lavori, la pericolosità di un rigassificatore ai piedi dell’area protetta agrigentina. Protetta anche dal punto di vista Marino con i reperti nascosti nel fondale . Se ci fosse stato vivo il grande Archeologo Sebastiano Tusa, e l’Arch. Michele Benfa’ri lo sa, perché erano intimi amici, la sola idea di un rigassificatore ad Agrigento l’avrebbe cancellata dalla sua mente. Noi siamo la Magna Grecia, e nessuno può permettersi di distruggere il nostro territorio salvaguardato con imposizioni di legge dopo la frana del 66 che non hanno consentito di fare nulla ai cittadini agrigentini .
    Oggi, potentati economici , “ oligarchi italiani’”,che hanno i miliardi ad iosa,e che spendono e spandono come vogliono, non possono permettersi il lusso di colonizzarli per distruggere le nostre antiche bellezze uniche al mondo , il nostro territorio, che difenderemo a denti stretti,
    Le autorità locali , regionali e nazionali, devono osservare le leggi che regolano la materia dei beni culturali per non consentire lo scempio di un rigassificatore, fuori legge.

Leave a Comment