Memoria dell’azione civile  di Rocco Scotellaro e  della sua lotta per il progresso sociale. Erano i primi anni Cinquanta

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Intellettuale e sindacalista, Rocco Scotellaro è stato, anche politico e  poeta, ma soprattutto è stato  un forte protagonista della lotta  per il riscatto sociale della sua Regione, la Basilicata, per il Meridione, e per le condizioni di vita dei contadini, dei braccianti,  attanagliati da atavica miseria, ancora a chiedere “pane e lavoro”, e nella assoluta mancanza di pubblica istruzione.

Scotellaro,  (Tricarico 1923 – Portici 1953)   dalla Basilicata, il luogo che aveva visto i confinati politici come Carlo Levi, Camilla Ravera, Emilio Sereni, negli anni difficili del secondo dopoguerra chiedeva, con eccezionale carica ideale, la redenzione del popolo meridionale e la rieducazione morale e politica di quelle popolazioni.

Per la sempre auspicata rinascita del Sud  era necessaria l’istruzione per poter imparare a ragionare delle condizioni  della propria realtà sociale  e delle  possibilità di intervento nelle decisioni della politica locale e contemporanea.

Condizioni che si conquistano con lo studio e con l’ intelligenza, e senza alcuna rassegnazione.

Gli stessi argomenti con le stesse corde, saranno espresse nelle pagine di Leonardo Sciascia; il maestro Sciascia, che istruiva con passione i suoi piccoli scolari, figli di zolfatari, era sicuro che  solo l’istruzione, scudo di difesa civile,  poteva  salvare quei piccoli scolari, e altri, dal rovinoso lavoro nei cuniculi sotterranei  delle miniere di zolfo.

Rimuovere, quindi, dall’oblio, e rendere attuale il pensiero e l’azione  di un autore come Rocco Scotellaro, un idealista che tutto affidava alla rinascita, dopo tutto quello che era successo, siamo negli anni del Dopoguerra.

Scotellaro ripartiva dalla lotta dei contadini per un pezzo di terra, di quelle abbandonate in un’Italia ancora tardivamente feudale.

Rinascita e coesione  sono sempre di attualità, e ritornano in momenti particolari, come questo che viviamo oggi,  quando un’inattesa e tragica pandemia ci ha sorpresi  con altre  migliaia e migliaia di individui, un’onda tragica che ci coinvolge e si rovescia addirittura l’umanità.

Ancor oggi  sono giorni di attesa per uscire dall’ansia e riconquistare  la serenità,                                                                                                                                                                                                                      e come oggi si avverte, tutti insieme, lo spirito della solidarietà, e della salvezza.

 

Toto  Cacciato

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