Mareamico, a Lampedusa vogliono realizzare il ponte dell’assurdo

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A Lampedusa intendono realizzare, all’interno dello specchio acqueo del suo porto, un ponte per collegare il Porto vecchio con il Porto nuovo, in un’area sottoposta a numerosi vincoli di tipo paesaggistico, ambientale ed anche archeologico.
Tale viadotto, lungo più di 130 metri, verrebbe sostenuto da piloni che dal fondo marino si ergono per reggere un ponte, proprio di fronte un’area di interesse archeologico (Cala Salina).
Giova ricordare che l’isola di Lampedusa è vincolata da un piano paesaggistico giustamente restrittivo che non prevede e non può tollerare un’opera che comporta un tale impatto visivo che andrebbe a modificare definitivamente il paesaggio.
Mareamico si oppone alla realizzazione di tale progetto e ha presentato un esposto alle Autorità Competenti, al fine di accertare eventuali irregolarità.

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2 Thoughts to “Mareamico, a Lampedusa vogliono realizzare il ponte dell’assurdo”

  1. Pietro Tornabene

    In relazione alla posizione assunta dall’associazione, è bene chiarire che il problema connesso con la realizzazione dell’opera non è, in primo luogo, rappresentato dalla presenza dei vincoli citati (i quali, è bene dirlo, in linea di principio,, non presuppongono alcun divieto) bensì dalla sussistenza della rispondenza reale e concreta tra l’opera e la necessità di farvi ricorso. Se cioè la realizzazione dell’opera apporterebbe, in concreto, tangibili benefici alla collettività. In caso affermativo, allora il passo successivo dovrebbe essere quello di dimostrare, sempre in concreto, quali turbative l’opera apporterebbe alla sostanza dei vincoli richiamati. Quindi prima di procedere in questo senso e denunciare già a priori qualsiasi tipo di guasto, sarebbe bene valutare la necessità o meno di realizzare l’opera in rapporto al costo ed ai benefici che si prevedono attraverso la sua realizzazione. .

  2. Gigio

    Scusi, ma chi ha ideato questa infrastruttura secondo lei è una capra?

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