L’uomo di Canicattì accusato di aver violentato la figlia minorenne, oggi in lacrime davanti al Gip

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Davanti il gip del Tribunale di Agrigento, questa mattina, l’interrogatorio di garanzia del bracciante agricolo quarantenne di Canicattì arrestato negli scorsi giorni con la grave accusa di aver violentato la figlia minorenne in almeno tre occasioni. Un  L’indagato, assistito dall’avvocato Angela Porcello, davanti al giudice ha respinto in lacrime le accuse: “Che ci faccio in carcere?” avrebbe dichiarato.

L’uomo ha risposto alle domande delle parti negando le violenze e descrivendo una realtà familiare opposta alle indicazioni fornite agli inquirenti dalla figlia.  La difesa ha anche prodotto alcuni documenti in seguito ad indagini difensive che entrerebbero in contrasto con la versione raccontata dalla minore: nessuna violenza sessuale, nessun ambiente pericoloso in famiglia, nessun maltrattamento. Alla luce della condizione psicologica dell’indagato, difesa ha anche chiesto, al termine dell’interrogatorio, la sostituzione della misura cautelare in carcere con gli arresti domiciliari.

Il giudice nelle prossime ore, anche in seguito al parere che dovrà esprimere l’accusa rappresentata dal pm Gloria Andreoli, deciderà sulla convalida del provvedimento e sull’eventuale scarcerazione dell’uomo.

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