“Le vicende di Erice legate ad indagini della magistratura per le quali prendo atto delle opportune dimissioni del sindaco, possono aprire inediti scenari sotto il profilo della governance territoriale. Torna di assoluta attualità il tema della unificazione dei due comuni di Erice e Trapani che sono e costituiscono un unicum territoriale ad oggi ancora assurdamente separato. Questa proposta di cui si parla da tanto tempo costituirebbe una ovvia opportunità per dare linearità all’azione amministrativa a favore dei cittadini dei medesimi comuni. Oggi questa idea trova un’ulteriore legittimazione alla luce della possibilità che il comune di Trapani possa essere privato di una vasta porzione di territorio e di una consistente fetta di popolazione se, come sembra, il parlamento regionale darà voto favorevole al ddl che istituisce il comune autonomo di Misiliscemi. Non vorrei tuttavia dare l’impressione che si tratti di una mera compensazione, quanto piuttosto di una necessità da sempre avvertita dai cittadini trapanesi ed ericini. Del resto ad Erice vetta abitano ormai poco più di duecento persone, mentre il resto della popolazione vive di fatto a Trapani. Un accorpamento dei territori in un unico Comune consentirebbe un indubbio vantaggio anche per il miglioramento dei servizi per i cittadini. È incredibile pensare che oggi nessuno nasce a Trapani nonostante vi abiti, poiché l’ospedale si trova nel territorio di Erice. Così come è assurdo che molte abitazioni hanno un doppio ingresso, su due vie di cui una in territorio di Trapani e l’altra in territorio di Erice, con la conseguenza che nascono anche problematiche di origine impositiva, fiscale e di funzionalità ed efficacia dei servizi. Questa assurda situazione che si trascina da anni, deve trovare risoluzione definitiva. Auspico uno scatto di orgoglio della politica affinché si possa giungere alla fusione territoriale e per questo annuncio la presentazione di un disegno di legge già nei prossimi giorni per semplificare il lungo e complesso iter attualmente previsto dalla vigente normativa, lo stesso che ha seguito con successo fino ad oggi il comitato per la costituzione del comune di Misiliscemi”. Lo afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana.
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