Licata, Cambiano non sa rassegnarsi e fa fare una pessima figura alla sua consigliera Dainotto…

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Sorrisi, congratulazioni e ringraziamenti.

Il tutto in una sera, quella di 48 ore fa, durante la quale il Civico consesso di Licata ha nominato il presidente ed il suo vice del Consiglio Comunale, figure necessarie per intraprendere un lavoro e far partire la macchina burocratica.

L\’ex Galanti non ha lasciato una buona eredità ad Angelo Balsamo che adesso dovrà triplicare i propri sforzi grazie anche al non pervenuto operato del suo predecessore.

Ne mancavano a Licata di spine? Assolutamente no. E Angelo Cambiano, onorevole a sua insaputa, comincia a mettere qualche bastone fra le ruote ad una amministrazione che, al contrario, vuol darsi da fare subito.

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Eletta Anna Triglia presidente del Consiglio, sua vice è stata proclamata Viviana Dainotto, nelle grazie di Cambiano e quindi pentastellata, grazie ai 18 voti raccolti in aula.  Subito dopo la votazione applausi, sorrisi, incoraggiamenti e tanti auguri di un proficuo lavoro.

La prima ad essere felice era proprio la Dainotto, dal sorriso raggiante e pronta per onorare l\’incarico di fresca nomina. Ad un tratto la bionda vice presidente sparisce; scende nell\’atrio del portone comunale e incontra, non certo per caso, proprio l\’on. Cambiano. I due parlano, si confrontano, e dal viso di Viviana sprisce in pochi secondi quel sorriso che aveva espresso qualche minuto prima nei piani superiori.

Dainotto risale, entra nell\’aula consiliare e dichiara testualmente: \”Annuncio le mie dimissione dalla carica appena ricevuta in quanto, a braccetto con Fabio Amato, non accettiamo diktat da parte della maggioranza perchè la scelta di votare me non era stata concordata con l\’opposizione\”. Una minchiata bella e buona che Cambiano le poteva far risparmiare.

Cosa da pazzi, surreali, ma che accadono!

Evidentemente l\’incontro con Cambiano ha dato una svolta a quanto era accaduto poco prima e cioè l\’esatto contrario. L\’on. pentastellato sta cercando così di fare da \”spunnapedi\” ai motori appena accesi per far partire la macchina amministrativa.

Le verità sarebbero ben altre, altro che la sua nomina non era stata concordata con l\’opposizione. Cambiano vorrebbe ardentemente mettere piedi e mani all\’interno di Palazzo di Città, adottando, a suo modo di vedere, anche le vie \”pacifiche\” con i vertici comunali. Ma così non è e soprattutto così non sarà.

All\’onorevole Cambiano si chiede soltanto di lavorare, seppur con i suoi uomini all\’opposizione, per il bene della città e per il bene di tutti. Iniziare così non sembra essere partito con il piede giusto. E siamo anche in attesa di vedere la sua \”operosità\” all\’Ars a favore della sua città.

Cambiano da sindaco non è stato certo fenomenale. Continuare a non esserlo anche oggi che si trova all\’opposizione sarebbe davvero deleterio.

 

 

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