Intellettualmente onesto, leale e incorruttibile. Il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci ha rispettato in toto quelle che erano state le ultime volontà del defunto assessore regionale Sebastiano Tusa il quale, 36 ore prima della sua tragica scomparsa, aveva dichiarato in aula (a seguito di una interrogazione) che il direttore del Parco Archeologico della Valle dei Templi Giuseppe Parello doveva andare a casa.
E così è stato. Musumeci ha provveduto alla roteazione (eufemismo di rimozione) di Giuseppe Parello, già direttore del Parco agrigentino.
Parello si è contraddistinto per la sua discutibilissima direzione (e gestione) del Parco Archeologico della Valle dei Templi e, in tempi di Sagra del Mandorlo in Fiore, di una cattivissima gestione del denaro pubblico, utilizzandolo come se fosse denaro proprio. Il suo ventriloquo, per l’occasione Carmelo Bennardo, responsabile della Sagra, ha fatto il resto.
Non abbiamo voluto pubblicare, per nostra forte volontà, una pec che abbiamo ricevuto (proprio in occasione di una nostra proposta pubblicitaria) da parte del Parco; incredibile e soprattutto indicibile. Il suo ventriloquo, Carmelo Bennardo, ha dovuto firmare quella pec in quanto direttore della Sagra. E noi, consapevoli di ciò, siamo stati zitti. Comunque, il peggio è passato.
Parello va a casa. Un uomo fortunato che ha “incrementato” i numeri delle presenze nella Valle dei Templi grazie alle disumane azioni dell’isis (che ha messo bombe e camion impazziti nei punti nevralgici del turismo mondiale); un terrorismo schifoso e micidiale che ha distratto migliaia e migliaia di visitatori internazionali a scegliere mete turistiche assai pericolose per optare, alla fine, luoghi e siti molto più sicuri come la Valle dei Templi di Agrigento. E lui, Parello, senza alcun merito, si è intestato numeri che certamente non collimavano con il suo operato di direttore del Parco.
Anzi, negli ultimi anni, nonostante l’isis, “l’attività straordinaria” di Giuseppe Parello è stata anche capace di far diminuire le presenze nella Valle.
Comunque, è andato. E’ andato nonostante la sua pervicacia e la sua intraprendenza al fine di rimanere al proprio posto, in barba a quella rotazione prevista ai sensi della trasparenza e della legalità e nonostante una interrogazione parlamentare dell’on. Giusi Savarino che sollecitava già qualche anno addietro, la prevista e sacrosanta rotazione dei direttori dei Parchi siciliani. Ma lui, Parello, come il più classico del non “mi schiodo, e no che non mi schiodo non mi schiodo”, girava a destra e a manca pur di rimanere al proprio posto.
A dirigere il Parco Archeologico della Valle dei Templi sarà l’architetto Roberto Sciarratta, profondo conoscitore della materia, dopo anni e anni di intensa attività lavorativa sin dalla nascita del Parco, il quale conosce a memoria ed alla perfezione tutti i meccanismi per quel tanto atteso e definitivo decollo del turismo nella Valle dei Templi, senza l’aiutino (purtroppo) delle stragi provocate da quei miserabili e delinquenti dell’isis.
All’architetto Roberto Sciarratta l’augurio di un buon lavoro per il nuovo e prestigioso incarico meritatamente ottenuto.
Egregio direttore, mi complimento per il suo articolo, e, soprattutto per la libertà di espressione e di pensiero cosa ormai, rara e preziosa…… l’insostenibile leggerezza dell’essere….
Vorrei leggere tanto questa pec
Sciarratta persona per bene…..ottima scelta!
Aria nuova
Con stima e profondo affetto auguro all’ arch. Roberto proficuo lavoro e tante soddisfazioni anche per noi agrigentini. Sempre ad maiora