La Fials dice no al centro Covid ad Agrigento e scrive a Razza. In attesa della nomina del nuovo direttore dell’Asp

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Amedeo Fuliano, segretario regionale della Fials, scrive all’assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza segnalando il grave pericolo che incombe sulla apertura del centro Covid al San Giovanni di Dio. Nello stesso tempo Fuliano chiede a Razza il perchè dalle mancata nomina del direttore generale dell’Asp di Agrigento. Ecco il testo della lettera:

“Gentile Assessore, questa organizzazione sindacale FIALS, che ha già rappresentato le crescenti preoccupazioni dei lavoratori dell’ASP di Agrigento, in relazione alla diffusa carenza dei prescritti DPI, fa proprio il grido di allarme di quanti: medici, esperti e giornalisti hanno denunciato l’inopportunità a che l’ospedale di Agrigento venga individuato quale centro per far fronte all’emergenza COVID 19.

Ciò non solo perché un ospedale monoblocco, qual è il S.G. di Dio, costituisce lo “strumento” perfetto per la diffusione delle malattie infettive ma anche e soprattutto perché le carenze strutturali dell’ospedale di Agrigento sono varie, arcinote e gravi : carente è il sistema fognario; carente è, da sempre, il sistema dei “ traffici e percorsi” a causa dei frequentissimi guasti che affliggono gli ascensori e la cui conseguenza è quella di non potere sempre garantire lo spostamento di  persone, rifiuti, biancheria sporca e pulita, vitto ecc. nel rispetto delle più elementari norme di igiene e profilassi; ed infine, ma non per ordine di importanza, le note e preoccupanti carenze del sistema di ventilazione/condizionamento che potrebbe agire come un vero e proprio innesco epidemico.

Ma vi è di più, ed infatti nel caso in cui a seguito della realizzazione del centro COVID 19, all’interno dell’ospedale di Agrigento quest’ultimo divenisse un focolaio di infezione, non sarebbe più possibile assistere in sicurezza i pazienti acuti, primi fra tutti : infartuati, politraumatizzati, affetti da ictus o altre gravi urgenze con le drammatiche conseguenze che è facile immaginare.

Altresì, non possiamo esimerci di associarci all’appello dei 38 sindaci della provincia di Agrigento che si sono rivolti anche al Presidente della Repubblica affinché venga immediatamente nominato il direttore generale dell’ASP di Agrigento. Ciò anche in considerazione del fatto che scelte così importanti e nevralgiche, dalle quali possono dipendere le sorti della popolazione di una intera provincia, non possono essere assunte, con tutto il rispetto per la persona che sta gestendo indubbiamente un momento difficilissimo, da un direttore facenti funzioni”.

 

 

 

 

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