Come pubblicato ieri, i Carabinieri del Comando provinciale di Agrigento e del Nas (Nucleo Antisofisticazione e Sanità) di Palermo hanno ispezionato i locali del Pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento. Ebbene adesso sono stati resi noti gli esiti, ovvero diverse criticità in contrasto con le disposizioni vigenti: notevole carenza di personale medico inferiore alla pianta organica prevista, eccessivo sovraffollamento di utenti che sostano nei corridoi ed aree di degenza per tempo superiore alle 24 ore, manutenzione inadeguata e non corretto utilizzo delle porte tagliafuoco, inadeguato servizio di Triage e vigilanza, assenza di un’adeguata area da riservare ai mezzi di soccorso, mancanza di alcuni requisiti minimi strutturali e tecnologici ed altre carenze di minor entità.
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I rilievi dei NAS sono riscontrabili da qualsiasi individuo mediamente intelligente che varca la soglia del PS, sia esso un paziente (chiaramente cosciente) o un parente/accompagnatore/visitatore.
Certo, con la loro relazione i NAS hanno messo il “sigillo” di garanzia ma tutte le disfunzioni (eufemismo) erano già ben note alla collettività.