Insufficienza cardiaca, assolto medico del Pronto Soccorso del San Giovanni di Dio perchè il fatto non sussiste

Condividi

Assoluzione perche’ il fatto non sussiste. Per il giudice monocratico del tribunale di Agrigento, Iacopo Mazzullo, il medico del pronto soccorso Paolo Gulotta, 45 anni, non ha alcuna responsabilita’ nella morte di una paziente di 57 anni, Maria Concetta Taglialavore, deceduta l’8 maggio 2014 all’ospedale San Giovanni di Dio in seguito a una sofferenza cardiaca.

Il difensore del medico, l’avvocato Silvio Miceli, ha sostenuto la tesi secondo cui la paziente, arrivata in pronto soccorso per una crisi asmatica di tipo allergico, di cui era cronicamente affetta, fu trattata in modo appropriato. A Gulotta, accusato di omicidio colposo, si contestava di non avere diagnosticato, in occasione del primo ricovero del 25 aprile, una sofferenza cardiaca che sarebbe stata evidenziata, sostiene l’accusa, con lo svolgimento di esami ematochimici e con una radiografia.

La donna venne, invece, dimessa con la prescrizione di una terapia per l’asma. L’8 maggio torno’ in ospedale e trovo’ ancora Gulotta che, anche in quel caso, avrebbe tardato – secondo l’accusa – nel disporre gli esami ematochimici: qualche ora dopo la donna mori’. Il pm aveva chiesto la condanna a un anno e 6 mesi.

Notizie correlate

Leave a Comment