“Incendi in Sicilia”, adesso gli indennizzi

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Il presidente della Regione, Musumeci, nominato, dal governo nazionale, commissario per l’emergenza incendi in Sicilia. Assegnati i primi 2 milioni di euro per i risarcimenti.

Dopo che fuoco e fiamme hanno imperversato violentemente flagellando la Sicilia dallo scorso luglio in poi, adesso è conta dei danni e dei risarcimenti. Ed ecco perché il presidente della Regione, Nello Musumeci, è stato appena nominato, dal governo nazionale, commissario delegato “per – si legge nell’affidamento dell’incarico – fronteggiare l’emergenza dovuta ai numerosissimi roghi che hanno colpito molti Comuni della Sicilia”. Il provvedimento è stato firmato dal capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, e segue la delibera del Consiglio dei ministri del 26 agosto scorso con la quale è stato dichiarato, per sei mesi, “lo stato di emergenza in conseguenza dell’eccezionale diffusione degli incendi boschivi”. In precedenza, il 6 agosto, Musumeci ha dichiarato invece lo stato di emergenza regionale, sbloccando i primi indennizzi. Ebbene, alla Sicilia, in attesa della ricognizione esatta dei fabbisogni, sono stati già assegnati 2 milioni di euro, preliminarmente. Il compito di Musumeci è tracciare, anche grazie alle fotografie satellitari della Protezione civile, una mappa dei Comuni e delle aree interessate dagli incendi, e quantificare l’ammontare dei danni, oltre a predisporre, contestualmente, un Piano degli interventi urgenti. Gli ambiti in cui sarà possibile intervenire con l’erogazione dei fondi sono: le attività di soccorso e di assistenza alla popolazione, poi il ripristino della funzionalità delle infrastrutture compromesse, danneggiate o interrotte, poi misure di immediato sostegno al tessuto economico e sociale a favore della popolazione e delle attività economiche e produttive, e poi interventi, anche strutturali, per la riduzione del rischio residuo di altri incendi, a tutela dell’incolumità pubblica e privata. Dunque, concretamente, e tra l’altro, alle famiglie, la cui abitazione principale risulti compromessa, sarà assegnato un contributo fino a 5 mila euro, e che sarà esteso fino a 20mila euro per sostenere l’immediato riavvio delle attività economiche e produttive danneggiate dagli incendi. Ed ancora, alle famiglie la cui abitazione principale sia stata distrutta in tutto o in parte, o sia stata sgomberata per motivi di sicurezza, sarà assegnato un contributo mensile che varia da 400 a 900 euro in base al numero di persone che compongono la famiglia. E poi, i titolari di mutui sugli edifici distrutti o resi inagibili, anche parzialmente, o sulla gestione di attività commerciali o imprenditoriali, saranno beneficiati dalle banche con una sospensione delle rate del mutuo. Poi, per le aziende agricole e zootecniche sono previste risorse finanziarie per: l’acquisto di foraggio, mangime o altri alimenti per il bestiame, poi la riparazione e il ripristino di recinzioni, di impianti per l’approvvigionamento idrico e degli abbeveratoi degli animali, e poi per gli apicoltori al fine di rimediare ai danni agli alveari.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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