Sono in stato di agitazione i lavoratori della Girgenti Acque e della società Hydortecne. Si tratta di oltre 300 dipendenti preoccupati sia dalla dichiarazione di fallimento delle due società, sia dalla crisi finanziaria che le attanaglia a seguito delle pretese creditizie della curatela fallimentare non soddisfabili dall’attuale liquidità di cassa, e, inoltre, anche dei ritardi dell’Ati a costituire la nuova società pubblica di gestione del servizio idrico. I sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil intervengono nel merito e affermano: “Sono oggi in gioco la continuazione del servizio idrico integrato e 300 posti di lavoro. Di fronte a questo scenario apocalittico siamo preoccupati anche dai risvolti di ordine pubblico che si possono generare nel corpo della società provinciale già fortemente provata dall’arretratezza e spesso inesistenza di servizi importanti. Per questo i lavoratori sono già in stato di agitazione e a breve si riuniranno per valutare quali iniziative intraprendere, ma la linea della protesta sembra quella prevalente”.
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