il destino della Sanità pubblica appeso al significato della parola “Zapoteca”

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Ci sono posti in Italia in cui non è disponibile il servizio essenziale di guardia medica perché non ci sono medici disponibili.

Tra qualche anno ci saranno seri problemi anche con i medici di base.
Quelli che ci sono – la maggior parte tutti anziani – andranno in pensione e non ci sono sostituti.

Durante la pandemia hanno assunto tutti quelli freschi freschi di laurea senza uno straccio di specializzazione o tirocinio.

Insomma, c’è penuria di figure sanitarie, ed è giusto che chi decida di fare il medico lo faccia con delle competenze di partenza sostanziali.
E fin qui tutto bene, tutto giusto.
Vuoi fare il medico?
Devi essere sufficientemente colto, avere la predisposizione, una cultura di base ampia e devi avere voglia di studiare tanto, ma proprio tanto, perché la medicina è una professione dove il più bravo è semplicemente quello che sbaglia di meno.

E con l’arrivo di settembre e del vino novello, immancabile arriva il test per ammissione alle facoltà di medicina di tutta Italia e a mettere in difficoltà migliaia di studenti è stata la domanda nella quale si chiedeva il significato della parola -udite udite – ZAPOTECA.

È inutile dirvi che non conoscevo questo termine, in 50 anni di vita non l’ho mai letto da nessuna parte, né sentito in nessuno dei diversi ambienti frequentati per lavoro. E così sono andata come tutti a cercarlo e ho trovato questo significato: “declinazione al femminile dell’aggettivo zapoteco che vuol dire “appartenente a una popolazione indigena del Messico centro-meridionale, stanziata nell’attuale stato di Oaxaca”. Zapoteca risulta essere quindi un aggettivo con cui si identifica la popolazione indigena degli Zapotechi e sono tutt’ora esistenti, vivono infatti in una regione del Messico. Chissà se gli indigeni stessi sanno di chiamarsi così.

Ma l’osservazione che accomuna tutte le categorie professionali e tutte le classi sociali, è a cosa servirà mai ad un aspirante medico il significato della parola Zapoteca, come potrebbe mai inficiare la sua carriera e formazione, la non conoscenza di questo vocabolo.

A meno che non si voglia augurare loro di partecipare a tempo perso alla famosa trasmissione di Gerry Scotti.

Cose all’Italiana, insomma … inserire il surreale sempre, ovunque, anche lì dove si decide il futuro (serio e reale) di un paese.

 

 

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