I netturbini di Favara scrivono al prefetto: \”Ci aiuti, non ce la facciamo più\”

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Ecco il testo di una lettere che i netturbini di Favara hanno scritto al Prefetto di Agrigento Filippo Romano a seguito della situazione disastrosa che riguarda i pagamenti degli stipendi.

“Ci aiuti Eccellenza. Ci aiuti nella tutela del nostro diritto”.

Dopo anni di vessazioni i netturbini di Favara che “regolarmente” ricevono lo stipendio in ritardo di mesi, chiedono al Prefetto di Agrigento di intervenire, non solo, nella mediazione tra i datori di lavoro, il Comune e i sindacati, ma soprattutto sul sistema del servizio, Tari compresa.

Ecco il testo integrale della lettera degli operatori ecologici:

“Eccellenza Signor Prefetto,

siamo i netturbini di Favara, gli stessi che nel mese di giugno scorso hanno incrociato le braccia esasperati per il mancato pagamento degli stipendi. E che dopo il suo intervento hanno ricevuto solo una parte della retribuzione arretrata. Per la nostra astensione figlia della disperazione siamo stati denunciati.

Adesso, non vediamo un centesimo di euro dai primi giorni dello scorso mese di agosto. Vantiamo due mensilità e la terza maturerà a metà del mese in corso, a fronte di ciò abbiamo solo la promessa del pagamento di una sola busta paga con l’incasso della Tari che l’amministrazione comunale ha inviato ai contribuenti qualche giorno fa.

Per incassare e monetizzare la Tari occorrerà tempo e si arriverà, presumibilmente, a metà ottobre con la maturazione della terza mensilità attesa e non pagata. A quel punto, saldata una sola fattura, tutto andando bene, resteremo sempre e comunque con un arretrato di due mesi.

Noi siamo madri e padri di famiglia che viviamo del ricavato del nostro lavoro e abbiamo il diritto alla giusta e puntuale retribuzione e al Rappresentante dello Stato in provincia di Agrigento chiediamo, nella mediazione che si vorrà fare, la tutela del nostro diritto così come previsto dalle leggi.

Noi siamo vittime di un sistema sbagliato e al collasso non aggiustando il quale il problema dei pagamenti delle mensilità si ripeterà a nostro danno a tempo indeterminato, così come dura da anni, con unica soluzione la mediazione della Prefettura e il nostro soccombere accontentandoci del poco che riescono a raschiare dal fondo delle casse comunali.

La Tari ai contribuenti è in distribuzione in questi giorni con tre mesi di ritardo rispetto al mese di giugno, entro il quale doveva arrivare ai cittadini. Il danno del ritardato inoltro delle bollette cadrà su di noi.

L’esperienza passata ci dice che non possiamo fidarci dell’attuale amministrazione comunale come delle precedenti.

Ci aiuti Eccellenza. Ci aiuti nella tutela del nostro diritto.

Viviamo da troppo tempo con l’ansia del pagamento degli stipendi, mentre gli altri attori, tra questi l’amministrazione comunale di Favara, non sembrano accorgersi del trascorrere dei mesi.

Eccellenza Signor Prefetto, noi restiamo fiduciosi in attesa di Sue determinazioni per la soluzione che noi e le nostre famiglie si aspettano”.

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