Tra le carte dell’inchiesta cominciano ad affiorare le accuse specifiche mosse a Marco Campione come quella per corruzione per avere, scrivono i pm nel provvedimento di fermo “nella qualità di presidente e legale rappresentante della Girgenti Acque S.p.A., corrispondeva a Miccichè Giovanni, detto Gianfranco (candidato per il partito Forza Italia alle elezioni regionali del 05/11/2017) contributi elettorali, spese di viaggi e soggiorni in violazione a quanto previsto dall’art. 7 comma 2 Legge n. 195/1974, ovvero senza che fosse intervenuta la deliberazione dell’organo societario della Girgenti Acque S.P.A. e senza che i contributi fossero stati regolarmente iscritti nel bilancio della medesima società. A Miccichè e al deputato Francesco Scoma i pubblici ministeri contestano “perché, in concorso tra loro, Miccichè Gianfranco, nella qualità di candidato per il partito Forza Italia alle elezioni regionali del 5/11/2017 e Scoma Francesco nella qualità di mandatario del candidato Miccichè, ricevevano da Campione Marco (nella sua qualità di presidente e legale rappresentante della Girgenti Acque S.p.A.) contributi elettorali e spese di viaggi e soggiorni pagate a Micciche’ Gianfranco in violazione a quanto previsto dall’art. 7 comma 2 Legge n. 195/1974, ovvero senza che fosse intervenuta la deliberazione dell’organo societario della Girgenti Acque S.p.A. e senza che i contributi fossero stati regolarmente iscritti nel bilancio della medesima società.
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