Il commissario prefettizio dell’ex Girgenti Acque, Gervasio Venuti, interviene ancora una volta nel merito delle gravi difficoltà finanziarie che attanagliano la società, già dichiarata fallita. Lo stesso Venuti afferma: “L’attuale disponibilità finanziaria è assolutamente insufficiente alla gestione del servizio idrico, e la situazione si aggraverà di giorno in giorno dovendo trasferire una quota maggioritaria degli incassi alla gestione fallimentare. Comunque, anche se si incassasse interamente quanto bollettato (e molti utenti hanno già iniziato a non pagare), il rischio crollo sarebbe dietro l’angolo. Il personale protesta, i dirigenti minacciano di dimettersi dall’incarico e la gestione commissariale non ha più capacità di influenza sui fornitori e in buona misura anche sui dipendenti. In particolare i fornitori e le imprese accreditate non sono disponibili a qualsiasi tipo di intervento per rilevanti crediti o danni patiti in conseguenza della dichiarazione di insolvenza. Ad esempio, le imprese che effettuano trasporto con cui sono conferiti i fanghi da depurazione sono tutte indisponibili, per problemi legati ai mancati pagamenti. E si registrano anche diffide di interruzione dei servizi del fornitore di telefonia-internet, di stampa e spedizione delle bollette. Tutto ciò porta a ritenere che il servizio pubblico essenziale possa collassare prima della data del 2 agosto, senza che si possa evitare”.
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