Favara, netturbini in stato di assedio; fermi fino a quando non riceveranno lo stipendio

Condividi

di Franco Pullara

Oggi, dopo lunghi giorni di confronto tra gli operatori ecologici e l’amministrazione comunale, nella persona dell’assessore al Bilancio, Maria Laura Maggiore, senza purtroppo arrivare a risolvere il problema del pagamento delle mensilità dovute ai lavoratori, questi ultimi hanno deciso di incrociare le braccia.

Il lenzuolo è troppo piccolo e nonostante tutta la buona volontà, l’amministrazione comunale è costretta, a causa dei minori trasferimenti finanziari della Regione, a scegliere se assicurare il pagamento degli stipendi ai dipendenti comunali o saldare le fatture al Raggruppamento delle imprese datore di lavoro dei netturbini.

Già giorno 11 scorso era stato programmato lo sciopero, poi revocato. L’amministrazione comunale ha cercato in tutti i modi di reperire i soldi, che dovrebbero essere nella piena disponibilità attraverso il pagamento della Tari.

Intanto, su un’attesa rispetto all’ultima bollettazione di Tari di 1,1milioni di euro, il Comune ha incassato circa 28mila euro, di questo verso si va inesorabilmente verso il collasso del servizio e ad un altro dissesto finanziario dell’Ente comune.

I primi ad essere preoccupati sono gli operatori ecologici, madri e padri di famiglia che hanno il diritto sacrosanto a ricevere puntualmente lo stipendio ad ogni mese. Ed è una situazione che dura ormai da anni, da troppo tempo rispetto ad una questione che doveva essere risolta nell’immediato.

Oggi, dicevamo, i lavoratori hanno incrociato le braccia e hanno deciso di astenersi dal lavoro fin quando non riceveranno tutti i pagamenti delle mensilità arretrate.

La sindaca di Favara, Anna Alba, ha avvisato il Prefetto per “l’arbitraria astensione dal lavoro” dei dipendenti dell’Ati che gestisce il servizio di igiene ambientale, sostenendo di essere in regola con i pagamenti delle fatture sui lavori effettuati. In estrema sintesi il Comune scarica le responsabilità sulle Ditte, datori di lavoro, che a loro volta puntano l’indice sul primo, intanto i lavoratori subiscono l’umiliazione di non ricevere gli stipendi.

Notizie correlate

Leave a Comment