Favara, giornalisti aggrediti dai parenti del cardiologo Alaimo. Nota buia in un triste pomeriggio

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Certo, in molti diranno: ma cosa ci vanno a fare, non capiscono il dolore, non hanno rispetto, non capiscono il momento.

Noi a queste domande rispondiamo subito: facciamo semplicemente il nostro lavoro!

La troupe di Rai, quella di Mediaset, alcuni giornalisti locali sono stati presi di mira da parte di alcuni presunti parenti del cardiologo assassinato oggi pomeriggio all’interno del suo studio. Quando i colleghi sono giunti nei pressi di casa del cardiologo in un batter d’occhio si è radunato un gruppo di persone che con fare molto minaccioso si è dapprima avvicinato ai colleghi e poi è passato ai fatti.

Spintoni, qualche calcio, qualche pungo, occhiali che cadono per terra; non solo occhiali che cadono per terra, ma anche uno, due colleghi, spintonati, strattonati, aggrediti. Dopo l’invito a lasciare quel posto.

Questo dato deprimente non rende certo onore. La famiglia del cardiologo Alaimo è da tutti riconosciuta assolutamente perbene. Non si può nè si deve tollerare un gesto del genere nei confronti di chi, giusto o sbagliato che sia, sta svolgendo il proprio lavoro.

E di tale fattaccio siamo certi che lo stesso cardiologo, oggi barbaramente ucciso, non sarebbe rimasto contento.

 

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