Minacciandoli e picchiandoli con un bastone o con dei jeans bagnati e arrotolati, si facevano consegnare i soldi del pocket money, ma anche sigarette, vestiti, cibo e cellulari. Telefonini che venivano restituiti solo in cambio di soldi. Sono state giornate d’inferno quelle trascorse, all’interno del centro d’accoglienza Villa Sikania di Siculiana, per alcuni maghrebini che erano stati puntati da un gruppetto di subsahariani. Due – una ragazza di 15 anni e un ragazzo di 16 – sono stati sottoposti dalla polizia a fermo e, ieri sera, sono stati portati al Malaspina di Palermo. Sono accusati di rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di rapina ed estorsione, percosse, violenza privata ed atti persecutori, continuati ed in concorso.
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