Da domenica la Sicilia sarà “arancione”, arriva l’ordinanza del Ministro Speranza

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L’ufficialità arriva dal Ministro Speranza, e dunque da domenica 31 gennaio 2021 la Sicilia diventa “zona arancione”.
La decisione arriva sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia e così in queste ore firmerà le disposizioni che andranno in vigore da domenica. In area arancione dunque la Sicilia insieme alla Puglia, alla Sardegna, all’Umbria, e a Bolzano. Tutte le altre regioni saranno gialle. Nessuna zona rossa.

In zona arancione, resta il coprifuoco dalle 22 alle 5 e l’autocertificazione per spostarsi. 

Si potrà circolare dalle 5 alle 22 nello stesso comune, è consentita una sola  visita al giorno a casa di parenti o amici, nello stesso Comune, in massimo 2 persone più figli minori di 14 anni e persone disabili o non autosufficienti conviventi. Dai Comuni fino a 5.000 abitanti, spostamenti consentiti anche entro i 30 chilometri dai confini con divieto di andare nei capoluoghi di Provincia. E’ possibile spostarsi in altri Comuni per lavoro, salute o necessità o per servizi non presenti nel proprio. Non ci si può spostare in un’altra regione, fatto salvo la possibilità di fare rientro al proprio domicilio o residenza.

Riaprono i centri commerciali. Sono chiusi nei giorni festivi e prefestivi. Restano aperti all’interno farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie, edicole, librerie, vivai.

Alle superiori didattica in presenza alternata per minimo il 50 per cento e fino al 75 per cento degli alunni. Università aperte o chiuse su autonoma decisione dei rettori, in base all’andamento dell’epidemia.

La capienza massima al 50 per cento dei mezzi, salvo i mezzi dedicati al trasporto scolastico.

Consumazioni sempre vietate all’interno di bar e ristoranti e nelle immediate adiacenze. Dalle 5 alle 18 permesso l’asporto di cibi e bevande da tutti i locali, dalle 18 alle 22 solo dai locali con cucina. Consegna a domicilio senza limiti di orario. Vietato consumare cibi e bevande in strade o parchi dalle 18 alle 5. Riaprono i negozi al dettaglio anche di generi non ritenuti di prima necessità, come quelli di abbigliamento.

Restano chiusi musei, mostre teatri, cinema, palestre e piscine. Aprono i centri sportivi. Resta consentita l’attività sportiva all’aperto consentita purché nei confini del proprio comune. Restano sospese le attività di sale scommesse, bingo, sale giochi e slot machine anche in bar e tabaccherie. La partecipazione alle funzioni religiose è permessa.

Restano anche le multe per chi non rispetta i divieti:  la sanzione va da 400 a 1.000 euro, ma è ridotta se si paga entro cinque giorni. Le verifiche delle forze dell’ordine possono essere svolte anche dopo il controllo sul posto. In caso di spostamento considerato fuori norma, le forze dell’ordine possono disporre il rientro al luogo di partenza di chi non ha rispettato le regole. In caso di contestazione della multa, si può fare ricorso al prefetto

 

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