“Convenzionati privati”, stop alla protesta

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Stretta di mano tra l’assessore regionale alla Sanità, Giovanna Volo, e i sindacati dei laboratori di analisi e gli specialisti convenzionati. Stop alla protesta del settore. I dettagli sull’accordo.

I laboratori di analisi privati e i medici specialisti convenzionati hanno prima organizzato la serrata delle attività, e poi hanno mantenuto lo stato di agitazione annunciando che, a fronte della riduzione del budget, avrebbero lavorato in convenzione fino al 20 di ogni mese, e che poi, in mancanza di copertura, avrebbero invece incassato dagli utenti il costo integrale della prestazione fino alla fine del mese. Adesso invece è appena intervenuto un accordo con l’assessore regionale alla Sanità, Giovanna Volo, che è stato bene accolto dai sindacati di categoria. E di conseguenza la protesta sarà sospesa a breve allorchè i sindacati si sono riservati un termine per ufficializzare il loro ok. L’assessore Volo ha aggiunto sul tavolo del contenzioso altri 21 milioni di euro, che coprirebbero quasi per intero le perdite registrate dal settore nel 2022. Mentre per il 2023 l’aumento del budget è legato alla possibilità di sfruttare un finanziamento statale da 30 milioni di euro destinato proprio all’abbattimento delle liste d’attesa. Salvo Gibiino, segretario del Cimest, (Coordinamento intersindacale di medicina specialistica ambulatoriale di territorio), commenta in replica alla proposta: “Formalmente daremo una risposta, ma abbiamo trovato l’assessore Volo disponibile al dialogo e pronta a mettere sul tavolo soluzioni. Credo che la protesta si fermerà”. E l’assessore alla Sanità rilancia: “Abbiamo lavorato in maniera concreta sulle risorse a disposizione e siamo vicini a un’intesa. La nostra intenzione, comunque, è quella di rendere il confronto continuo e costante attraverso i tavoli tecnici che abbiamo già in programmazione. L’assessorato – ha precisato la Volo – ha proposto di utilizzare circa 14 milioni di euro di economie risultate dal 2022 per ridurre il deficit di quei laboratori e ambulatori privati che, a causa di precedenti decurtazioni dei budget, hanno subito le maggiori perdite, fino anche al 15 per cento. Si tratterebbe di una misura una tantum per circa 350 strutture che potrebbero così ridurre i propri passivi fino al 2 per cento rispetto al 2019. Per il 2023, invece, la proposta è quella di aumentare i budget utilizzando circa 11 milioni dall’aggregato di fondi per la Nefrologia, che sarebbe risultato sovrastimato. Inoltre, l’assessorato ha proposto di destinare allo stesso scopo anche lo 0,3 per cento del fondo indistinto per il recupero delle liste d’attesa: questa possibilità, però, è subordinata alla definizione dell’iter procedurale con i tavoli tecnici nazionali. Infine, è stata annunciata l’intenzione di emanare a breve un decreto con cui, a fronte della presentazione della relativa documentazione, la Regione potrà riconoscere un contributo una tantum alle aziende per risarcirle dei maggiori costi energetici affrontati a causa della congiuntura economica globale”.

Giuliana Miccichè

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