L’atteso via libera è arrivato: dal 4 maggio anche le attività di restauro sono consentite. Il chiarimento è arrivato dal Governo Italiano nella sezione dedicata alle Faq dopo che CNA, raccogliendo il grido d’allarme degli operatori del settore, aveva posto il quesito. Così dopo la delusione e lo sconforto, frutto di una esclusione ritenuta incomprensibile per l’accostamento del relativo codice ateco a quello riconducibile a profili ricreativi o artistici, si è materializzata la soddisfazione per la riapertura immediata delle botteghe. “Non possiamo che accogliere con entusiasmo questa importante novità – afferma il presidente di CNA Artistico e Tradizionale della Sicilia, Angelo Scalzo – la mobilitazione, tempestiva ed efficace, è culminata con il traguardo auspicato, ma adesso abbiamo il compito di proiettarci al dopo, operando responsabilmente e nel rispetto dei protocolli di sicurezza in modo che questa seconda fase dell’emergenza non subisca contraccolpi. Il primo, importante passo è stato compiuto – conclude Scalzo – ci auguriamo che i governi, nazionale e regionale, non facciano mancare il loro concreto sostegno all’intero sistema produttivo che è ormai al collasso. Per quanto ci riguarda – conclude Scalzo – manifestiamo la volontà alla piena collaborazione con le Istituzioni, nell’ottica di un rapporto propositivo e di progettualità finalizzato a rilanciare il mondo del restauro siciliano”.
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