I sindacati intervengono in replica nell’ambito del caso “cassa integrazione” in Sicilia. Il segretario regionale della Cgil, Alfio Mannino, afferma: “E’ paradossale oltre che scorretto e diffamatorio il tentativo di mettere in cattiva luce i sindacati e i dipendenti del dipartimento Lavoro addebitando loro richieste economiche in cambio delle pratiche di cassa integrazione. La Cgil non ha partecipato ad alcun mercimonio, così come gli altri sindacati confederali. In tutti i tavoli chiediamo solo il rispetto delle previsioni contrattuali. Chiediamo inoltre all’assessore regionale al Lavoro di fare subito chiarezza e di prendere provvedimenti. Si cerca di gettare fango per sottrarsi alle proprie responsabilità. Si dica piuttosto perchè il sistema informatico ha cominciato a funzionare, e male, il 20 aprile, quindi circa un mese dopo l’accordo sulla cassa integrazione, il 25 marzo. Si dia conto del fatto che i dipendenti del Dipartimento hanno esitato 1.500 pratiche il primo maggio senza chiedere nulla in cambio e che stanno tenendo, in smart working, ritmi insostenibili. Si sta solo facendo un’operazione inaccettabile di diffamazione, che crea solo confusione, getta discredito sui lavoratori del dipartimento e su chi li rappresenta e non risolve nulla. Da parte nostra si chiede solo di cercare di accelerare le pratiche, utilizzando caso mai gli strumenti contrattuali vigenti”.
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Mamma mia che tenerezza sapere che i dipendenti del Dipartimento Lavoro hanno lavorato il primo maggio, porca miseria, nella Giornata dedicata proprio ai Lavoratori.
A questi eroi chiederei di coprirsi bene, non sia mai che una botta di corrente, visto che sono sudati ed affaticati, li faccia ammalare e presentare certificato medico. Il mondo ha bisogno di loro