Casi, stime contagi, rientri e Stretto di Messina

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L’aggiornamento dei casi coronavirus in Sicilia. Stimati tra 4.500 e 7000 contagi nell’Isola. Musumeci replica a Lamorgese su rientri e controlli sullo Stretto di Messina.

Sono 799 gli attuali positivi al Covid-19 in Sicilia. Dall’inizio dei controlli i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento sono 7.170. Sono risultati positivi 846 (125 più di lunedì 23 marzo), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 799 persone (118 più di lunedì 23 marzo). Sono ricoverati 337 pazienti (45 a Palermo, 123 a Catania, 70 a Messina, 1 ad Agrigento, 18 a Caltanissetta, 29 a Enna, 11 a Ragusa, 24 a Siracusa e 16 a Trapani) di cui 67 in terapia intensiva, mentre 462 sono in isolamento domiciliare, 27 guariti (11 a Palermo, 6 a Catania, 5 a Messina, 2 ad Agrigento ed Enna, 1 a Ragusa) e 20 deceduti (1 a Caltanissetta, Messina, Palermo e Siracusa, 2 ad Agrigento, 6 a Enna e 8 Catania). La Regione raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitate il sito www.siciliacoronavirus.it o telefonate al numero verde 800 45 87 87. Nel frattempo, l’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, ha prospettato: “In Sicilia la previsione di contaminazioni da covid-19 si attesta su una forbice tra 4.500 e le 7.000 contagi”. E poi, sui rientri, Razza ha aggiunto: “Sono quasi 40mila le persone rientrate in Sicilia, che si sono registrate nella piattaforma della Regione. Purtroppo non tutti si sono auto-segnalati. E mi fa rabbia, perché molti contagi che stiamo registrando ora sono causati da chi rientra”. Ancora nel frattempo il presidente della Regione replica alla ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, che ha smentito il flusso incontrollato di persone dalla Calabria alla Sicilia attraversando lo Stretto di Messina. E Nello Musumeci ribatte: “Dal 17 marzo è vietato entrare in Sicilia, e fino a lunedì notte il controllo a Villa San Giovanni non c’era, altrimenti le fotografie non avrebbero ritratto le file con centinaia di automobili che non erano solo quelle autorizzate a entrare in Sicilia. Secondo i dati ufficiali della compagnia Caronte&Tourist, che si occupa dei traghettamenti nello Stretto, il 13 marzo 2.700 persone sono approdate a Messina dalla Calabria. Poi il 17 marzo, il giorno del mio provvedimento, sono state 1.260. E ieri martedì, dopo la mia protesta garbata ma determinata nei confronti del governo nazionale, i cui numeri sono smentiti dalle foto, sono sbarcate 551 persone tutti addetti ai lavori: il 75% in meno, dopo i controlli seri operati a Villa San Giovanni”. E poi il governatore, come da monito, sottolinea: “Noi non sappiamo chi entra in Sicilia, e chi entra oggi va incontro a una serie di ostacoli anche di natura sanitaria di fronte ai quali nessuno può intervenire. Oggi non è sicuro stare in Sicilia per chi viene da fuori”.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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