Caldo torrido e gravi problemi alla filiera agricola in Sicilia, Spataro (Cittadinanzattiva): \”Tornino i vari cda nei Consorzi\”

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\”Siamo entrati in primavera, abbiamo visto come nel mondo intero il clima è cambiato, con ghiacciai che si riducono, aumento delle temperature, piogge diventate sempre più rare e fiumi diventati ruscelli.

Tutto questo ci fa pensare a tutte le estati che verranno, sempre più torride, sempre più calde e sempre con meno piogge e quindi avremo meno prodotti, meno frutta, meno ortaggi, meno derrate alimentari. Tutto questo, determinerà sicuramente un aumento spropositato dei prezzi su tutta la filiera agricola della Sicilia, di primizie, di eccellenze a danno dei consumatori, che in un momento di crisi economica, come quella attuale, darà una ulteriore accelerazione all’inflazione e un ulteriore impoverimento degli agricoltori, poiché i consumatori non saranno più in grado di acquistare nelle stesse quantità tali prodotti, a causa degli eccessivi aumenti.

Crediamo e siamo convinti, onde evitare situazioni estreme a causa della siccità, che la Regione Siciliana debba intervenire al più presto, per evitare che gli agricoltori di questa nostra regione paghino con il caldo estivo un conto salatissimo assieme ai consumatori.

Vogliamo mettere all’attenzione della nostra Regione, in particolare dell’Assessorato all’Agricoltura i vari consorzi di bonifica, da anni commissariati e che tali organi sono diventati degli stipendifici senza dare le giuste regole, comunque fare gli interessi dell’agricoltore, ci rivolgiamo alla politica affinché venga cancellata questa vergogna e si passi immediatamente alla nomina dei i vari Consigli di Amministrazione  per ogni consorzio, così come erano nati funzionali nell’interesse degli agricoltori.

Sappiamo che, fortunatamente in Sicilia, al momento, non siamo così interessati a questa siccità come il nord Italia, ma perché le nostre situazioni climatiche ci hanno sempre investito di questo problema e non potremmo quindi sopportare altre carenze del prezioso liquido, per questo chiediamo l’aumento e l’ingrandimento degli invasi esistenti anche se alcuni già realizzati da molti anni rimangono ancora inutilizzati perché senza una canalizzazione di distribuzione.

Da una mappa satellitare risulta che la Sicilia sia a rischio desertificazione, quindi vorremmo andare contro tendenza, suggerendo alla Regione di realizzare in punti strategici dell’isola i cosiddetti dissalatori, visto che fortunatamente la nostra terra e un’isola e come tale bagnata dal mare, anche perché immettere nella distribuzione più liquido significa sicuramente, oltre ad offrire una maggiore disponibilità del liquido essenziale, farne scendere il prezzo a beneficio dell’agricoltura e dei consumatori.

Infine vogliamo la Regione si impegni seriamente a contenere le notevoli perdite di acqua, non solo per scopi irrigui ma anche per scopi domestici, evitando di far pagare ai cittadini anche l’acqua che non viene erogata a causa delle grosse perdite che creano tra l’altro voragini nelle città e impoverimento in agricoltura\”.

Lo dichiara Pippo Spatari di Cittadinanzattiva

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