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Seggi chiusi in Sicilia dove numerosi Comuni (128) hanno votato ieri e oggi per una nuova tornata di elezioni amministrative.

Quattro i capoluoghi di provincia chiamati alle urne in Sicilia: Catania, Trapani, Siracusa e Ragusa. In Sicilia, a differenza che nel resto d’Italia, dove serve il 50%+1, per essere eletti al primo turno basta ottenere il 40%. L’affluenza in  Sicilia è arrivata al 56,39%

I candidati a Catania

A Catania si sfidavano 7 candidati Guardando alle proiezioni, il super favorito è il candidato del centrodestra Enrico Trantino, dato al 66,6%. Segue, al secondo posto, il candidato del centrosinistra Maurizio Caserta, che si ferma però al 22,8%. Caserta, nonostante manchino ancora dati ufficiali, ha già fatto sapere di aver telefonato a Trantino per congratularsi. In corsa anche Vincenzo Drago (Socialismo democratico Psdi); Giuseppe Giuffrida (Catania risorse); Giuseppe Libera (Movimento popolare catanese); Gabriele Savoca (De Luca per Catania e Sud chiama Nord) e infine Lanfranco Zappalà (lista Lanfranco Zappalà).

 

I candidati a Trapani

Secondo i dati delle proiezioni, su un campione del 67%, il sindaco uscente di Trapani Giacomo Tranchida, candidato del centrosinistra, potrebbe portare a casa il 40% delle preferenze. Al secondo posto resta il candidato del centrodestra Maurizio Miceli, che al momento si assesta al 37,5%. Tra gli altri nomi in corsa c’era quello appoggiato dal MoVimento Cinque Stelle, Francesco Brillante, e Anna Garuccio, candidata civica insieme a La mia Trapani.

I candidati a Siracusa

La sfida a otto di Siracusa potrebbe invece trasformarsi in un ballottaggio. Il sindaco uscente, Francesco Italia, appoggiato da varie liste civiche (Francesco Italia Sindaco, Oltre Movimento per la RigenerAzione, Noi per la Città e Siracusa più verde), al momento è dato dalle proiezioni al 27,8%. Davanti c’è Ferdinando Messina, su cui ha puntato il centrodestra, primo in corsa con il 30,5% delle preferenze. Più staccata, in terza posizione, la candidata del centrosinistra-M5S Renata Giunta con il 18%. In corsa anche l’ex sindaco Giancarlo Garozzo (Fuori Sistema, Grande Siracusa e SiAmo Siracusa), Michele Mangiafico (Movimento Civico 4), Edy Bandiera (Udc, Salviamo Siracusa e Lista con Edy Sindaco), Roberto Trigilio (Sud chiama Nord De Luca e Trigilio Sindaco Sicilia Vera) e Abdelaaziz Mouddih, detto ‘Aziz’, appoggiato da Vespri Siciliani.

I candidati a Ragusa

A Ragusa cerca la rielezione Giuseppe Cassì, eletto nell’ultima tornata insieme a Fratelli d’Italia. Stando ai primi dati ufficiali potrebbe essere così: con 3 sezioni scrutinate su 71 è al 59,51%. Questa volta si è presentato a capo di una coalizione di liste civiche (Peppe CasSÌndaco, De Luca per Cassì, Ragusa Terra Madre, Ragusa Futura e Ragusa Prossima). Segue, al secondo posto, il candidato del centrosinistra (appoggiato dal Pd) Riccardo Schininà, che però è molto lontano: 11,97%. Il centrodestra ha scelto questa volta Giovanni Cultrera (Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Ragusa in Movimento e Insieme). I pentastellati sostengono Sergio Firrincieli, con il supporto anche della lista Siamo Comunità.

Sciacca ha confermato di essere la vera città del Carnevale. Lo spostamento del periodo e del sito non hanno minimamente intaccato l’amore e la passione della gente verso questa fantastica manifestazione. Una folla straordinaria si è riversata lungo la via Allende in queste prime due giornate di festa. Diverse migliaia di persone, molte delle quali in maschera, hanno assistito a tutte le svariate esibizioni che si sono svolte mattina e sera. Tantissimi giovani hanno prolungato la permanenza oltre la sfilata continuando a ballare o a festeggiare con gli amici con lo sfondo degli straordinari carri allegorici che quest’anno sono stati certamente molto belli e vogliosi di vincere i premi assegnati dalla giuria di esperti.

Particolarmente attraenti anche i gruppi mascherati che si sono alternati sul palco e lungo il percorso. Veramente belli e coinvolgenti gli inni, splendidi i costumi così come i balli e le coreografie. Molto apprezzata la conduzione sul palco di Sasà Salvaggio che ha avuto come ospiti Manuela Arcuri e Stefania Orlando come quella di Roberta Mandalà e di Giovanni Bilello con la Regia di Marco Savatteri e la direzione del Palco di Angela Friscia. Molto partecipato il carnevale dei bambini di domenica mattina condotto da Vinz Termine, Giovanni Giglio e Massimo Napoli. Tutto è andato alla perfezione sia all’interno del percorso che all’esterno, con i parcheggi e i bus navetta che hanno evitato l’intasamento delle strade e con un capillare ed efficace controllo delle forze dell’ordine. Molto soddisfatti i titolari di strutture di accoglienza e di ristorazione visto che Sciacca ha fatto già registrare il pienone anche per il prossimo appuntamento del 3 e 4 giugno prossimo, quando Sciacca tornerà ad essere la città della festa del carnevale.

Si comincerà il 3 giugno alle 15 con la sfilata dei 6 carri allegorici e con lo spettacolo alle 19 condotto da Francesca Mandalà e Giovanni Bilello con ospite Francesca Rettondini. Domenica 4 giugno alle 11,30 tornano sul palco i bambini di maschera coordinati da Vinz Termine, Giovanni Giglio e Massimo Napoli. Dopo l’interruzione delle 13, si riprenderà alle 16 con la sfilata dei carri allegorici e dei gruppi mascherati. Alle 18 ci sarà un revival degli inni con gli Abracadabra e alle 19 lo sopettacolo sul palco condotto da Roberta Mandalà e Giovanni Bilello con ospite Matilde Brandi.

Alle 24 chiusura della manifestazione con il tradizionale rogo del carro di Peppe ‘Nnappa.

I consiglieri comunali di Agrigento del gruppo “Liberi e solidali”, Nello Hamel, Alessia Bongiovì e Roberta Zicari, intervengono nel merito dei ritardi infrastrutturali nel territorio, e affermano: “Noi non vogliamo scegliere tra strade, treni e aerei. Almeno il 40% dei fondi del Pnrr devono essere destinati al sud: noi vogliamo tutto. Chiederemo un’audizione in Quarta Commissione all’Assemblea Regionale per avere notizie sulla chiusura dell’anello autostradale Gela/Castelvetrano, sulla Agrigento/Palermo, sulla tangenziale di Agrigento, sui viadotti Morandi e Maddalusa e sulle prospettive di treni più veloci. In merito all’ aeroporto da bravi agrigentini Doc ci speriamo e crediamo. Auspichiamo, però, un atteggiamento serio e responsabile da parte della politica: no alle false promesse. La politica prenda un impegno serio e formale. Che sia subito indicata tempistica di realizzazione, luogo e asse di investimento. Se invece deve essere un tema da propaganda elettorale senza reale prospettiva o intenzione di realizzarlo, allora la politica non crei false illusioni come ha fatto in passato, da oltre 50 anni”.

Hanno tutte le caratteristiche di azioni mirate i danneggiamenti di tre autovetture fra il centro di Agrigento e il viale Cannatello. Ad indagare, dopo aver raccolto le denunce a carico di ignoti, è la polizia. Non sembrerebbero esserci collegamenti su quanto è avvenuto.
Nel centro della città una studentessa agrigentina trentaduenne ha trovato la sua Fiat Panda con l’intera carrozzeria graffiata, sembrerebbe con un grosso chiodo. In un’altra zona del centro cittadino, qualcuno ha preso di mira il Suv Audi di proprietà di un libero professionista palermitano di 53 anni, in questo periodo in città per lavoro. Con l’utilizzo di un oggetto appuntito, si è accanito sulla carrozzeria del mezzo, provocando enormi danni. Il danno è stato quantificato in oltre 4 mila euro. Dal centro alla periferia, precisamente, in viale Cannatello, dove ignoti si sono accaniti contro la Fiat Cinquecento appartenente anche in questo caso ad un libero professionista, quarantatreenne, residente in un comune della provincia. Dopo avere parcheggiato la macchina, un’ora e mezza più tardi nel riprenderla l’ha ritrovata rigata e con gli specchietti retrovisori rotti.
Gli agenti hanno avviato le indagini per provare ad identificare gli autori dei tre diversi raid.

A Burgio è stato danneggiato un terreno in contrada “Pozzillo”. Ignote mani hanno tagliato e raso al suolo 17 alberi di ulivo di proprietà di un bracciante agricolo di 52 anni. Lui, accortosi di quanto accaduto, ha sporto denuncia ai Carabinieri della locale Stazione. La Procura di Sciacca, competente per territorio, ha avviato un’inchiesta. La zona non sarebbe coperta da impianti di video – sorveglianza.

I Carabinieri della Compagnia di Licata, capitanati da Augusto Petrocchi, hanno arrestato due licatesi. Si tratta di Calogero Giordano, 60 anni, e del figlio Vincenzo, 30 anni. Gli si contestano i reati di detenzione abusiva di armi da fuoco e coltivazione di sostanze stupefacenti verosimilmente a fine di spaccio. Su Calogero Giordano pesa il rinvenimento, nascoste, di 5 pistole, un fucile calibro 12 più relativo munizionamento. Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento ha convalidato l’arresto, ai domiciliari. Su Vincenzo Giordano pesa il rinvenimento di una piccola coltivazione di marijuana. Il Tribunale ha convalidato l’arresto ma, accogliendo le istanze della difesa, ne ha disposto l’immediata scarcerazione senza alcuna misura restrittiva. Entrambi gli indagati sono assistiti dall’avvocato Tony Ragusa.