Agricoltura, sigle professionali soddisfatte

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Le organizzazioni agricole ed i comitati spontanei di agricoltori, in merito all’accoglimento, all’interno della manovra della finanziaria all’Ars, della sospensione dei ruoli istituzionali e irrigui emessi dai Consorzi di Bonifica ed in particolare dall’ex Ag3 per gli anni 2013, 2014, 2015, 2016, 2017, 2018 e 2019, esprimono soddisfazione ma ritengono che sia il prima passo per affrontare radicalmente ed in maniera risolutiva tutta la problematica dei Consorzi in Sicilia.

Le sigle esprimono un ringraziamento a quanti si sono espressi con il loro voto all’Ars in favore della sospensione dei versamenti istituzionali e irrigui in scadenza fino al 30 novembre 2020.

“Ringraziamo in modo particolare – scrivono – l’onorevole Michele Catanzaro, che in tutta la fase rivendicativa e propositiva è stato artefice e abilmente difensore”.

Le organizzazioni agricole ed i comitati spontanei di agricoltori, alla luce della sospensione dei ruoli 2013-2019, ritengono indispensabile e utile continuare in questo percorso unitario .

“L’intero periodo della sospensione, da oggi a novembre – scrivono – ci dovrà vedere impegnati a rivendicare quanto di seguito:

  1. Verifica e interventi in merito all’aumento del 325% (da 20€ a 85€ ad Ha dal 2013) del beneficio irrigui, (ruolo istituzionale), sconsiderato, ingiustificato e insostenibile dagli agricoltori e dai i consorziati all’ex Agrigento3;

  2. Abolizione del comma 11 dell’art. 47 della finanziaria 2015, che in maniera sconsiderata ha peggiorato la situazione economica in tutti gli 11 ex Consorzi di Bonifica Siciliani;

  3. Verificare da subito quali sono le condizioni delle reti idriche, delle manchevolezze e delle insofferenze per affrontare con un po’ più di sicurezza tranquillità la corrente annata irrigua;

  4. Da subito aprire un serio dibattito, concertando tutti assieme sulla proposta di legge di riforma dei Consorzi di Bonifica in Sicilia e arrivare alla tanto auspicata democratizzazione dei Consorzi di Bonifica, per avere una gestione più trasparente e diretta del mondo agricolo”.

Ritengono in sostanza che sia arrivato il momento di voltare pagina e arrivare realmente ad un Consorzio di bonifica che si occupi del territorio, che programmi concretamente le esigenze e valorizzi le potenzialità di sviluppo.

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