Agricoltura Sicilia, a lavoro la task force

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E’ a lavoro l’Unità di crisi regionale sull’Agricoltura in Sicilia. Impegni e prospettive. Gli interventi di Schifani e dell’assessore al ramo, Sammartino.

E dunque è ormai a lavoro a Palazzo d’Orléans a Palermo l’Unità di crisi regionale sull’Agricoltura, istituita dal presidente della Regione, Renato Schifani, con l’obiettivo di predisporre strategie di intervento per il superamento delle emergenze che attanagliano il settore in Sicilia. La task force è presieduta dall’assessore all’Agricoltura, Luca Sammartino, ed è composta dai dirigenti generali dei dipartimenti: Agricoltura, Dario Cartabellotta, poi Attività sanitarie ed osservatorio epidemiologico (il Dasoe), Salvatore Requirez, e poi: Acqua e rifiuti, Calogero Giuseppe Burgio, e Protezione civile, Salvo Cocina, oltre al segretario generale dell’Autorità di bacino, Leonardo Santoro. E Schifani commenta: “Il governo regionale è vicino al mondo dell’agricoltura, che rappresenta un settore chiave della nostra economia. Siamo consapevoli del fatto che la maggior parte dei problemi che affliggono il settore agricolo e zootecnico sia da risolvere in sede europea. Pur tuttavia, siamo pronti a fare tutto il necessario per affiancare gli agricoltori e gli allevatori. Per questo motivo, ho voluto istituire un’apposita Unità di crisi sull’agricoltura con l’obiettivo di fronteggiare le gravi difficoltà che il settore sta vivendo in Sicilia, come nel resto d’Europa, e in particolare l’emergenza siccità. Le mutate condizioni climatiche ci impongono di intervenire nell’immediato, ma anche di pianificare interventi strutturali con la collaborazione di tutti i rami dell’amministrazione coinvolti”. E l’assessore Sammartino aggiunge: “Questa crisi non è più solo un’emergenza climatica, ma anche sociale. Abbiamo già affrontato i temi più caldi: dal depauperamento delle risorse idriche alla possibilità di aiutare gli agricoltori con i foraggi e, soprattutto, abbiamo concordato sulla necessità di snellire le procedure burocratiche affinché gli aiuti messi in campo siano immediati. E’ chiaro che non tutte le tematiche sono di competenza regionale, e quelle che non lo sono saranno segnalate al ministero dell’Agricoltura per fare gioco di squadra, soprattutto ora che dalla Commissione europea sono arrivati segnali di apertura”. Il gruppo di lavoro, tra i vari compiti, dovrà gestire le segnalazioni provenienti dalle aree più colpite (ad esempio gli allevamenti senz’acqua) e coordinare le azioni necessarie coinvolgendo anche Comuni e Protezione civile. E poi: definire le possibili deroghe o i provvedimenti per il superamento della fase emergenziale. Ed ancora: integrare nei bandi la strategia di adattamento climatico, valutando l’impatto di quelli che sono definiti “sussidi ambientalmente dannosi”, ovvero quegli incentivi pubblici legati all’utilizzo di tecnologie ritenute inquinanti, come il gasolio agricolo, ad esempio.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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