Una cosa è certa: la mafia degli aeroporti di Palermo e Catania è sempre esistita. Adesso con le rivelazioni dell\’ing. Piero Hamel il quadro è ancora più chiaro. E il presidente della Regione Schifani fa lo gnorri e prende per il culo i siciliani. Ecco l\’intervista del Direttore Lelio Castaldo.
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L’ ing. Piero Hamel, ha esposto molto bene ed approfonditamente l’ argomento. È certo che le zone turistiche di Cefalù e Taormina, attraverso i potentati politico mafiosi,hanno per più di un trentennio,dominato lo scenario economico turistico tra Sicilia orientale ed occidentale, opprimendo la zona Agrigentina, senz’ altro molto più ricca. Ed ad Agrigento hanno consentito solamente un turismo veloce transito, al fine di garantire le città turistiche di Cefalù e Taormina. Anche i tour operator sono stati costretti a sviare i turisti da Agrigento. Sappiamo tutti che qui e’ stata sempre condizionata l’ economia turistica pur in presenza di possedimenti archeologico,culturali e di svago superiori. E la mafia ha giocato il suo ruolo predominante e asfissiante. E ad una città ricca culturalmente come Agrigento, non e’ stato consentito nemmeno l’ avvio, l’ accensione dei motori del turismo. Ho l’ impressione, però, che questa pressione contro Agrigento sta venendo meno. Gli equilibri fino a ieri potenti, sembrerebbero aver perso il loro condizionamento su Agrigento. Lo spero, e sono certo, che entro qualche anno,la realtà Agrigentina in tema turistico avrà il successo che merita recuperando anche tutto ciò che ha perso nel passato.