Comunali Favara, intervista al candidato sindaco dott. Salvatore Montaperto

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Il dott. Salvatore Montaperto è uno dei candidati sindaco alle prossime amministrative di Favara. Supportato dal Movimento Nuova Autonomia, Diventerà Bellissima, Fratelli d’Italia, Udc, e le liste civiche “Montaperto per Favara”, ha deciso di scendere in campo. Lo abbiamo intervistato.

 Dott. Montaperto, perché  ha deciso di scendere  in campo?

“Da anni, in tanti mi hanno chiesto di mettermi in gioco, ma  ho sempre allontanato l’idea della politica in prima persona perché troppo preso da una carriera professionale  impegnativa.

Oggi, invece, volendo fare del mio lavoro una risorsa, ho capito quanto necessario è questo “sacrificio” per far confluire la mia esperienza e competenza professionale  nell’impegno istituzionale.

Per me fare politica significa impegnarsi in prima persona, mettersi al servizio dei cittadini per migliorarne la vita quotidiana.

Ed allora mi sono detto “Perchè no?”

E dopo 30 anni ho deciso di scendere in campo in prima persona.

Mi presento alle prossime elezioni senza grandi proclami ma con l’intento di guidare la pubblica amministrazione in modo chiaro e trasparente.

Sono consapevole che dovrò,  purtroppo, ripartire da una Favara ferma, priva di fiducia in se stessa, distaccata dalla  politica e sfiduciata nei confronti delle istituzioni.

Sono, però, onorato che la mia candidatura sia sostenuta da  una così grande  coalizione: probabilmente mi ritengono all’altezza del compito.

Insieme stiamo lavorando ad un buon progetto che punti a coinvolgere persone competenti, capaci ed appassionate. Non è più il tempo di improvvisare. Sono pronto a fare il Sindaco e ad assumermi questa responsabilità.  Sarò un sindaco determinato, ma soprattutto a tempo pieno”.

La situazione di Favara non è bella. Molti i problemi da affrontare ma soprattutto da risolvere.

 “Sì, Favara si confronta quotidianamente con mille difficoltà e di questo ho assoluta consapevolezza.  

Per questo, all’inizio del mandato verrà  predisposto uno studio sulle ragioni obiettive che hanno portato a questa situazione fallimentare, in modo da approntare le necessarie misure e correzioni per il superamento di tutte le criticità. Lo so, dovremo ripartire dalle macerie ma soprattutto dalla delusione dei cittadini,  ormai  stanchi di assistere all’abbandono della nostra Città. Proprio per questo ho intenzione di investire tutte le mie energie e di spendermi senza risparmio.

La mia lunga esperienza amministrativa – che voglio mettere a servizio del mio Comune –   mi ha fatto capire che  la prima cosa che a Favara va ricostruita è la comunità: tutto può ripartire solo se  si crea un forte senso di comunità, in cui tutti dobbiamo  sentirci indispensabili.   Favara ha tanti problemi da affrontare ma soprattutto da risolvere.  Vogliamo parlare di rifiuti, di centro storico, di tributi,  di stabilità e sicurezza degli edifici scolastici, di impianti sportivi, di verde pubblico, di sviluppo economico, di  formazione e di tanto altro. Al riguardo, la mia intenzione è duplice: di stimolo e di azione.

Stimolo nei confronti dei quattro partiti politici che sostengono la mia candidatura e che oggi sono al Governo regionale  Diventerà Bellissima”,  “Fratelli d’Italia”, “Movimento Nuova Autonomia” e “Udc”  per collaborare a favore del nostro  Comune, politicamente isolato dal contesto regionale; ed azione perchè solo  sedendosi  ad un tavolo unitario per affrontare in maniera efficace la sfida che investe la Città di Favara, si possono superare quelle annose criticità che con il tempo si sono sempre più incancrenite.

Favara non può e non deve restare indietro”.

I rifiuti hanno affossato Favara. Come pensa di risolvere questo grave problema?

 “Mi aspettavo questa domanda,  ma oggi non mi lascio sopraffare da inutili proclami  poiché ritengo più opportuno e  serio approfondire dapprima l’intera questione, anche alla luce degli interventi fattivi da concordare con gli esponenti della coalizione che mi sostiene.

Fatta questa premessa, è chiaro che la disastrosa gestione dei rifiuti rappresenta senz’altro una priorità.

Ma per affrontare e risolvere il problema bisogna lavorare e lavorare molto. Purtroppo Favara è una pattumiera e lo è  per colpa di chi non si assume le proprie responsabilità, per poi scaricare  la colpa ad altri.

E’ chiaro che a Favara  non  è più possibile  ritardare  l’adozione di urgenti decisioni in materia di rifiuti.

Il Comune, nell’ottica di una politica di più ampio respiro, deve farsi promotore presso altre Istituzioni (Regione, Governo nazionale, Istituzioni europee) di un Piano straordinario di azioni che miri al miglioramento strutturale e gestionale del servizio dei rifiuti.

E’ necessario ripensare ad un nuovo sistema di raccolta differenziata dei rifiuti, come nelle più evolute città del nord Italia, rinegoziando il costo del servizio che attualmente è assai oneroso.

La raccolta “porta a porta” va rilanciata ed estesa a tutto il territorio comunale, comprese le periferie e le zone non servite, coinvolgendo i cittadini, con strumenti e metodi di gestione innovativi.

Importante è premiare  i comportamenti virtuosi attraverso incentivi economici che consentono la riduzione della Tari.

E’ necessario fare dei rifiuti una risorsa: i  materiali differenziati devono essere “di buona qualità” e cioè contenere solo rifiuti della stessa natura. Ciò permetterebbe un effettivo recupero di materia, incidendo positivamente sui costi e quindi sulla sostenibilità economica dei sistemi di raccolta adottati; permetterebbe, anche, una riduzione delle spese di smaltimento del rifiuto indifferenziato con sensibili vantaggi per l’ambiente, per il decoro e l’igiene urbana. Ma ciò che meglio va affrontato è il  problema della strutturale carenza impiantistica: poche sono le discariche presenti sul territorio ed ancora meno quelle funzionanti.

Sulla questione dei rifiuti la Regione dovrà, dunque, avere un atteggiamento responsabile, collaborando  a qualunque soluzione che comporti il superamento di tali criticità”.

Molti cittadini evadono le tasse, soprattutto la tari. Come combatterà questo fenomeno?

“E’ risaputo che l’evasione fiscale genera ingiustizie, disparità e risentimenti tra i contribuenti. E’ logico che se tutti pagassero quanto dovuto, ciascuno pagherebbe meno e otterrebbe più vantaggi.

Il problema è come fare. Se si vuole ottenere il risultato di ridurre l’evasione fiscale,  come prima cosa occorre coinvolgere tutti i cittadini al rispetto delle regole, sensibilizzandoli  al pagamento delle giuste tasse. Bisognerebbe conoscere i danni che provoca  l’evasione fiscale e  capire che pagare le tasse conviene a tutti. Fatto questo, si continuerà a gestire direttamente i tributi locali per instaurare un rapporto diretto con il cittadino e raggiungere una maggiore efficienza del servizio. Sarà, però, necessario programmare il potenziamento dell’Ufficio Tributi e un incremento dell’informatizzazione per offrire al cittadino-contribuente un servizio adeguato.

Punto fermo resta:

  • la lotta all’evasione fiscale per estendere la base contributiva e ridurre ulteriormente e progressivamente la pressione fiscale, secondo i principi di equità e giustizia fiscale e tributaria.
  • la Tari deve volgere alla determinazione puntuale del tributo, per trovare un giusto equilibrio tra produzione dei rifiuti e tariffa. Saranno previste riduzioni/esenzione a seconda dei casi e delle necessità, ovviamente comprovati e documentati.
  • quanto all’Imu, l’impegno è quello di rivedere il regolamento per l’applicazione dell’imposta e rideterminare il valore delle aree edificabili, prevedendo valori differenziati e riduzioni a seconda dei casi.
  • anche i regolamenti della Tosap,  dell’Imposta sulle insegne pubblicitarie … saranno rivisti e modificati, prevedendo riduzioni ed esenzioni per le attività  in difficoltà.

Anche in questa materia, fondamentale è chiedere alla Regione fondi per il sostegno a tutte le attività commerciali e artigianali per favorirne la ripresa ed evitarne la chiusura, specie  delle piccole imprese”.

Oggi di cosa ha bisogno Favara per essere governata degnamente?

 “Sappiamo bene che un Sindaco  è rappresentativo della comunità che lo esprime. Ma prima di un buon Sindaco è necessario che la comunità prenda coscienza che è meglio amministrare con trasparenza e onestà, piuttosto che con sopraffazione e clientelismo. Per costruire una nuova comunità, bisogna partire dalle piccole cose e un po’ alla volta alimentare una coscienza collettiva  che sia in grado di guardare oltre i propri interessi personali, proiettata verso un cambiamento prima culturale e  poi politico.Certo ci attendono mille difficoltà e ci vuole ancora tempo per eliminare le incrostazioni di un passato pesante, ma abbiamo intenzione di fare e  molto. È questa la sfida più importate da vincere, perché solo vincendola si può dimostrare a se stessi e alla comunità che governi che ce l’abbiamo fatta”.

 Presenterà una squadra politica o prettamente tecnica?

“Prima ancora di parlare di Giunta, per me è fondamentale far sapere  ai cittadini che nella difficile sfida che mi attende non sarò  da solo ma  c’è un’intesa di programma con i partiti politici e le liste civiche che sostengono la mia candidatura.

Saròl’espressione di un programma comune che rappresenta le esigenze del nostro territorio”.

Ed è con senso di responsabilità, oggi sempre più forte, che credo che partendo da questo gruppo si possa costruire una  squadra all’altezza della sfida che ci attende, che punti esclusivamente alla fattibilità dei progetti inseriti nel programma elettorale ed eviti inutili proclami.

Va da sé che, nella formazione della mia Giunta, non potrò non tener conto della necessità che gli assessori siano persone preparate e competenti, cui affidare deleghe ad agire in maniera autonoma ed efficace.

In ogni caso  non credo che si possa, anche in generale, parlare di “squadra politica” o “squadra tecnica”  perché la Giunta è un organo di gestione dove elementi politici e tecnici è giusto che si fondano.

Non ho mai visto un tecnico completamente apolitico, nè un politico completamente atecnico”.

 Un appello ai cittadini favaresi

“Mai come oggi c’è bisogno di un governo fattivo dalle idee chiare, pronto a fronteggiare le sfide che ci attendono.

Proprio per questo mi presenterò ai miei concittadini  con un programma chiaro, frutto dell’esperienza politico-amministrativa maturata, arricchito da non pochi progetti  pronti ad essere finanziati ed attuati. Per ognuno di noi parla la nostra storia personale e c’è chi come me, per oltre trent’anni, si è occupato quotidianamente delle questioni piccole e grandi della mia Comunità, sempre a contatto con la gente. Il mio è un  gruppo  formato da donne, uomini e giovani che hanno passione politica e civica e vogliono mettersi in  gioco, per puro spirito di sacrificio e partecipazione.

Lavoreremo insieme e saremo presenti sul territorio e vicino alla gente per mettere il massimo impegno nel risolvere i problemi di tutti.   Mai come questa volta il voto di ciascuno sarà importante per decidere chi dovrà governare il nostro paese per i prossimi cinque anni. Per questo e per rendere concreta la nostra volontà di impegnarci per il futuro di Favara, chiedo a tutti i miei concittadini di dare fiducia alla mia squadra recandosi alle urne e votando me e le nostre liste.  Favara  merita l’impegno di tutti ed il coraggio di cambiare”.

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