Ad Agrigento è vietato morire. La denuncia dell’ex sindaco, Calogero Firetto

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Ad Agrigento è vietato morire. Ben 64 salme attendono ad Agrigento di essere tumulate a Piano Gatta e le temperature elevate pongono urgenti interrogativi su temi quali la salute pubblica, messa già duramente alla prova dai rischi della pandemia.

Lo denuncia l’ex sindaco di Agrigento, Calogero Firetto.

“Il sindaco Micciché – dice Firetto – chiarisca quali iniziative ha avviato per far luce sulla promiscuità e le irregolarità con cui viene gestito il cimitero, situazione che ha determinato uno stato di grave abbandono. Quali iniziative ha intrapreso per superare le difficoltà gestionali. Erbacce e canneti ad altezza d’uomo occupano intere zone del cimitero mettendo a rischio la sicurezza delle persone per la presenza anche di insetti e zecche. È bene ricordare che siamo in una situazione di emergenza e non è il momento di rilassarsi mentre la gente muore senza avere diritto alla sepoltura”.

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