Truffa e interruzione pubblico servizio, rinviati a giudizio 10 autisti della Tua

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Accolta dal Giudice per l’udienza preliminare Micaela Raimondo, la richiesta di rinvio a giudizio avanzata del sostituto procuratore della Repubblica, Paola Vetro, nei confronti di dieci autisti della Tua – azienda che si occupa del trasporto urbano nella Città dei Templi – a cui adesso vengono contestati i reati di truffa aggravata e interruzione di pubblico servizio.

Si tratta del consigliere comunale Angelo Vaccarello, Maurizio Buttigè, 52 anni; Maurizio Camilleri, 52 anni; Giuseppe Danile, 60 anni; Giuseppe Donisi, 52 anni; Vincenzo Falzone, 53 anni; Giuseppe Lattuca, 59 anni; Michelangelo Nasser, 57 anni; Andrea De Carmelo Russo, 59 anni; Giuseppe Trupia, 54 anni.

La procura agrigentina ha contestato fatti risalenti agli anni 2016-2017 scaturiscono dalla denuncia dell’azienda stessa che, con l’aiuto di un investigatore privato,indagò sui propri dipendenti presentando poi un dossier al Palazzo di Giustizia. Secondo l’accusa gli autisti dei bus avrebbero venduto biglietti acquistabili solamente presso le rivendite a bordo dei mezzi e non registrandoli poi nell’apposita “distinta giornaliera di rivendita”. A tre dei dieci indagati viene anche contestata l’ipotesi di interruzione di servizio pubblico perché – durante il proprio turno di servizio – avrebbero sostato al di fuori del percorso consentito per circa venti minuti causando una modifica di alcune fermate.

Per gli stessi fatti è in corso da circa due anni un procedimento davanti il giudice del lavoro del Tribunale di Agrigento che ha annullato tutti i provvedimenti di licenziamento che erano stati proposti dall’azienda reintegrando i dipendenti a lavoro. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Tanja Castronovo, Leonardo Marino, Teresa Chiara, Gianluca Urso e Alessandro Rampello e Daniela Posante.

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