365 giorni di guerra in Ucraina. Quando finirà? Ecco a che punto siamo

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Oggi ad un anno esatto dall\’invasione della Russia in Ucraina siamo qui, attoniti davanti alle macerie che la guerra lascia dietro di sé, alle difficoltà enormi di coloro che in quella terra ancora vivono e che provano a sopravvivere con immense ed estreme difficoltà, ai finti mediatori di pace, ai 12 punti che la Cina sfodera e che sanno di tutto tranne che di realtà.

I numeri del bilancio dei morti di questa guerra sono impressionanti; sommando tutti i morti da entrambe le parti si arriva ad una cifra vicino al mezzo milione. Questa guerra è una vera e propria crasi tra una guerra moderna e una guerra antichissima: ci sono le trincee e poi ci sono i droni. Ma alla fine la guerra uccide, uccide un numero spropositato di innocenti. Gli esperti erano sicuri che si sarebbe arrivati al primo anniversario di questa assurda guerra, ma pensavano anche che non si sarebbe arrivati al secondo. Questo un anno fa, oggi non lo sanno più. La guerra probabilmente durerà ancora a lungo, e la Russia ad oggi – differentemente dai suoi propositi di un anno fa quando credeva che in paio di giorni si sarebbe appropriata del Donbass senza difficoltà alcuna – sembra aver proprio puntato sul tempo per sgretolare anche la solidità e la compattezza dell\’occidente. Questa sembra essere l\’unica ed ultima strategia rimasta a Putin.
Tra le tante cose che noi giornalisti abbiamo raccontato in questo anno, ad oggi un buon 60 % andrebbe riscritto, considerato che si è parlato di fratture all\’interno delle élite russe, di colpi di stato, di malattie di Putin. Le nostre forse erano più speranze che convinzioni, e ad oggi la realtà appare estremamente più semplice. La Russia negli ultimi 25 anni ha cementato il suo potere, e negli ultimi anni è stata fatta completamente piazza pulita di qualunque forma di dissidenza e di opposizione, e soprattutto è stato fatto uno slittamento verso una idea di paese nazionalista e patriottico e questa è la grande leva, che garantisce a Putin un potere quasi assoluto. Putin combatte contro un occidente collettivo, sta combattendo contro gli americani, facendo preda sul sostegno e sul consenso di persone di una certa età, ma non fa presa sui giovani per i quali non è affatto facile vivere in Russia.
Sembra tutto così assurdo ad un anno di distanza.
Putin incontra la Cina, che reca in sé sempre molta complessità.
La Cina continua a tenere una sorta di \”neutralità filorussa\” e oggi ha fatto uscire un \”piano di pace\” che però tale non è considerato che la stessa Cina ha smentito essere tale. Si tratta nella fattispecie di un \”position paper\” ossia ha messo nero su bianco la sua posizione sulla \”questione Ucraina\” – perché la Cina non usa mai la parola guerra – con 12 punti usciti oggi, che secondo loro andrebbero seguiti per favorire una soluzione politica del conflitto. Ma in realtà interessante il fatto che la Cina metta nero su bianco la sua posizione, come se volesse far vedere che è \”più dentro le cose\”. Questo però. non significa che la Cina avrà un ruolo effettivo in una situazione diplomatica. È una sorta di presa d\’atto, come a dire \”ci sono anch\’io\”.
Ma la Cina si sta solo organizzando dal punto di vista strategico, per quello che sarà il nuovo ordine mondiale nel post guerra Russa-Ucraina e sta proponendo come garante di stabilità, contrapposta agli Stati Uniti, considerati i responsabili della instabilità.
La Cina ha comunque interessi a che questa guerra finisca, perché le sta creando dei problemi anche concreti ed economici in un momento in cui deve ripartire dopo il covid. Ha bisogno che i mercati globali ripartano. Ma per la Cina la Russia non deve neanche uscire troppo indebolita dal conflitto perché Putin rimane per la Cina un partner strategico, quello che aiuta la Cina nella narrazione della contrapposizione agli Stati Uniti.
I 12 punti presentati dalla Cina sembrano estremamente ambigui.
Il rispetto dell\’integrità territoriale, che sta a cuore all\’Ucraina ma anche alla Cina rispetto a Taiwan.
Rispetto della preoccupazione di sicurezza di ogni paese e questo strizza l\’occhio alla Russia considerato che nella loro narrazione sono stati gli Stati Uniti i responsabili del conflitto.
Intanto si susseguono le istantanee dalla vita di trincea, dalla vita disperata dei civili, e dalla vita di chi questa guerra la fa, e la fa scavando delle buche sottoterra, a temperature estreme. Una guerra che va raccontata perché ci sono uomini che passano la vita tra il fango a temperature assurde, con sulle loro teste droni, lasciano a loro il terrore di pensare se quelli saranno o meno gli ultimi istanti della loro vita. Nella quotidianità quasi non ci si ricorda perché questa guerra è iniziata.
L\’inverno in Ucraina non è una stagione, è una condizione di sopravvivenza. 12 mesi senza acqua, senza corrente e quando i volontari portano le coperte le persone chiedono in ginocchio le torce al posto del cibo, perché non si vede nulla. Le vecchiette prendono gli aiuti e piangono perché non possono seppellire i morti che sono ancora per strada.
In questo scenario, in Donbass non c\’è più la testa per domandarsi si prima del 24 febbraio 2022 si fosse filorusso o Ucraino.
Oggi ci sono solo degli esseri umani che stanno provando a sopravvivere, che vivono in un eterno presente, in una situazione tipica della guerra, aggravata da condizioni climatiche estremamente ostili.
A distanza di un anno, oggi 24 febbraio 2023 Zelensky ha fatto il suo discorso alla nazione e tra quelle parole, queste

 

Gli sforzi della Russia per infrangere la determinazione del coraggioso popolo ucraino stanno fallendo.. Un anno dopo, gli ucraini stanno combattendo valorosamente per la libertà e l\’indipendenza.  Siamo con loro\”. 

La Russia ha la piena responsabilità di questa guerra, una palese violazione del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni unite. Le azioni della Russia non rispettano i principi e gli impegni dell\’Osce e minano gravemente la sicurezza e la stabilità internazionali e l\’ordine internazionale basato su regole. Sebbene abbiamo invitato la Russia a impegnarsi in modo costruttivo in negoziati credibili con l\’Ucraina, la Russia non ha mostrato alcuna sincera apertura a una pace giusta e duratura. Rimaniamo determinati a mantenere una pressione internazionale coordinata sulla Russia. Condanniamo anche tutti coloro, compresa la Bielorussia, che stanno attivamente facilitando la guerra della Russia. Non può esserci impunità per i crimini di guerra russi e altre atrocità. Tutti i responsabili devono essere ritenuti responsabili degli abusi e delle violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale, in particolare contro la popolazione civile ucraina e compresa la deportazione di bambini e la violenza sessuale connessa al conflitto. La Russia deve fermare immediatamente questa guerra e ritirare tutte le sue forze militari dall\’Ucraina in linea con la risoluzione dell\’Assemblea generale delle Nazioni Unite adottata il 23 febbraio 2023 e altre pertinenti risoluzioni dell\’Assemblea generale delle Nazioni unite. La guerra della Russia minaccia anche la sicurezza globale.

Quante persone quanti eroi hanno sacrificato la loro vita per la libertà del nostro paese e per le persone. Io chiedo a tutti voi, a tutti quelli che ora mi ascoltano di osservare un minuto di silenzio per tutti coloro che sono morti per il nostro paese\”

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