Ottobre 2023 - Pagina 6 di 38 - Sicilia 24h
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Il presidente dell’ordine dei medici di Palermo Toti Amato e il consiglio direttivo esprimono piena solidarietà e vicinanza alla collega Nuccia Albano, primo medico legale donna in Sicilia e oggi alla guida dell’assessorato alla Famiglia e alle Politiche sociali della Regione siciliana.
“Nuccia è una donna e una professionista che ha fatto dei principi di legalità e del diritto la cifra del suo impegno professionale, umano e politico. E’ la storia della sua vita ad affrancarla dall’intervista rilasciata all’inviata della trasmissione Report e da logiche di schieramento politico.  Creare un clima ambiguo, scoraggiandola nel suo lavoro, si rischia di alimentare una cultura del sospetto inesistente, generando confusione nell’opinione pubblica e sfiducia nelle nostre istituzioni, una pratica che ha sempre fatto male alla Sicilia e ai siciliani”.

Sono ben quarantotto gli studenti del secondo anno del corso di laurea in infermieristica dell’Università degli Studi di Palermo che, dal prossimo 31 ottobre e sino al 31 maggio 2023, svolgeranno un tirocinio clinico nelle strutture sanitarie dell’ASP di Agrigento. Grazie alla recente sottoscrizione di una convenzione fra l’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento e l’Ateneo palermitano, il team di infermieri tirocinanti potrà perfezionare la propria formazione professionale nei servizi ASP di tutta la provincia interagendo con il personale aziendale ed elevando così la quantità e la qualità delle prestazioni erogate. Gli spazi, le attrezzature e le risorse strumentali saranno a disposizione degli studenti al fine di permettere loro il completamento della formazione accademica. In un rapporto di reciproco vantaggio se, da un lato, l’Università di Palermo potrà contare sulle risorse ASP, utili a formare sul campo la professionalità dei tirocinanti, dall’altro l’Azienda sanitaria agrigentina potrà fare affidamento sulla manforte degli dei giovani tirocinanti in infermieristica per incrementare ulteriormente i servizi resi all’utenza.

Si è tenuto giovedì scorso a Genova, in occasione della 40ª Assemblea annuale dell’ANCI presso la Fiera di Genova, una tavola rotonda di grande risonanza: “Capitale italiana della cultura: esperienze e racconti”. L’evento è stato organizzato dal Servizio VI “Eventi, mostre e manifestazioni” del Segretariato generale del Ministero della Cultura, in collaborazione con la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali.

L’incontro è stato un momento di riflessione sul percorso che ha portato Agrigento a fregiarsi del prestigioso titolo il 31 marzo scorso, nella sala Spadolini al MIC. L’obiettivo principale dell’incontro era diffondere ulteriormente la conoscenza del progetto “Capitale italiana della cultura”, valutare il suo impatto a quasi dieci anni dalla sua istituzione e mettere in luce le straordinarie opportunità che ha aperto per lo sviluppo territoriale delle città italiane attraverso l’arte e la cultura, fungendo da catalizzatore per l’innovazione sociale e urbana.

L’Assemblea annuale dell’ANCI è stata la cornice ideale per questo evento, offrendo l’opportunità di coinvolgere un vasto pubblico di sindaci e amministratori locali, che rappresentano i principali attori di questo progetto. La tavola rotonda è stata strutturata come un dialogo aperto tra illustri relatori e rappresentanti istituzionali. Tra i relatori, Francesca Saccone, Dirigente del Servizio VI Segretariato generale del Ministero, ha aperto i lavori, seguita dai saluti del sindaco di Genova, Marco Bucci, dall’Assessore all’Urbanistica, Demanio Marittimo, e dall’Assessore allo Sviluppo Economico, Mario Mascia.

La moderazione è stata affidata al giornalista RAI Giancarlo Loquenzi. La tavola rotonda si è suddivisa in due sessioni: la prima ha focalizzato l’attenzione sul bilancio dell’iniziativa “Capitale italiana della cultura”, con interventi dei rappresentanti delle città insignite del titolo. Tra i partecipanti, i sindaci Laura Castelletti di Brescia e Giorgio Gori di Bergamo (Capitale 2023), Daniele Vimini vicesindaco di Pesaro (Capitale 2024), Francesco Miccichè di Agrigento (Capitale 2025) e Rodolfo Ziberna di Gorizia, che ha illustrato il processo di costruzione della città Capitale europea della cultura per il 2025. Si è aperta così una riflessione sugli effetti a lungo termine per le città vincitrici, in termini di sviluppo economico, turistico e di partecipazione attiva della cittadinanza.

La seconda sessione è stata dedicata all’esperienza di “Cantiere Città”, un’iniziativa promossa dal Servizio VI del Segretariato Generale in collaborazione con la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali. Questo piano di “capacity building” mira a massimizzare l’impegno progettuale delle città finaliste, aiutandole nella realizzazione dei progetti previsti durante la candidatura, anche se non hanno ottenuto il titolo. Hanno partecipato i protagonisti delle città finaliste che hanno portato a termine i progetti più significativi, tra cui Chioggia, Grosseto, Monte Sant’Angelo e Orvieto.

“Capitale italiana della cultura” ha preso vita nel 2014, a seguito della partecipazione delle città italiane alla competizione per il titolo di “Capitale europea della cultura” nel 2019. Da allora, l’iniziativa ha continuato a crescere, attirando un numero sempre maggiore di candidature da parte delle città italiane. I dossier progettuali, sempre più strutturati e articolati, hanno dimostrato la straordinaria vitalità progettuale delle città italiane nell’ambito culturale e creativo.

Il Ministero della Cultura è stato presente all’ANCI anche con uno stand istituzionale, dove è stato possibile approfondire la procedura e i dettagli sul bando in corso per “Capitale italiana della cultura 2026” e sulle altre numerose iniziative del Ministero finalizzate allo sviluppo urbano, sociale, economico e territoriale delle città italiane.

Il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha sottolineato l’importanza di questo momento di confronto, che permette di far tesoro delle esperienze delle città vincitrici e finaliste degli anni passati. Ha inoltre ribadito quanto sia cruciale valorizzare il passato e la storia dell’Italia per il suo futuro. Ha concluso affermando: “Nessun’altra Nazione al mondo può vantare così tanti luoghi e città con la propria storia e identità, straordinariamente ricchi di beni culturali. Questa pluralità è una grande ricchezza che ci è stata trasmessa dalla storia e che è nostro dovere tutelare e valorizzare”.

di Dorotea Rizzo

Martedì   24  Ottobre ,  in occasione  della Giornata  Mondiale della Polio, è stata inaugurata a Palermo,   presso largo   Paul  Harris,  una estemporanea di pittura dal titolo” EndPolio ma non solo “ organizzata  dall’associazione culturale  “CalaPanama” che ha colto l’invito da parte del   “Rotary Club Palermo Montepellegrino”  presieduto da Salvatore d’Angelo e Vincenzo Lo Cascio.  Il Rotary Club   da moltissimi anni è impegnato nella lotta per   eradicare questa malattia. E’ uno dei tanti impegni assunti dal Rotary International che, dal lontano 1985, ha varato il programma denominato “PolioPlus” divenuto in seguito “End Polio Now”.

Nella sostanza si tratta di uno dei più ambiziosi programmi umanitari mai intrapresi da un’associazione privata, sia pure estesa e radicata in tutto il mondo come il Rotary Club. La   poliomielite    è una malattia virale che ha colpito milioni di bambini in tutto il mondo, condannandoli nel migliore dei casi a convivere con paralisi agli arti o al viso. Dal 1990 il Rotary International non solo ha fornito massicce dosi di vaccino nei Paesi ancora in via di sviluppo, ma anche fatto in modo di addestrare in loco il personale sanitario collaborando   con i governi in questa difficile ma storica campagna per la salute.

Per celebrare   la   Giornata   il Rotary   organizza eventi in ogni parte del mondo. Quest’anno,  a Palermo , l’associazione   “CalaPanama” presieduta da Salvatore Calò ,  è stata appunto  invitata   ad accogliere   questa  importante iniziativa  dal Rotary Club  contribuendo con  un’estemporanea di pittura,  alla quale hanno partecipato  15 pittori  che,  attraverso le loro opere  (ritratti di  scienziati, medici ,  virologi e  premi Nobel per la medicina),    hanno puntato  l’attenzione  sui ricercatori e sulle più  importanti scoperte nella  storia della  medicina. Lo scopo   dell’evento è quello di incentivare ulteriormente la ricerca, finalizzata ad alleviare e   debellare importanti patologie.

Durante l’inaugurazione   della mostra   il Presidente dell’Associazione “ CalaPanama”, Salvatore Calò ha consegnato, simbolicamente, la collezione al Presidente del Rotary Club Palermo Montepellegrino,  Salvatore D’ Angelo e al Direttore della UOC “Cardiologia Utic con emodinamica” dell’Ospedale Ingrassia di Palermo, Sergio Fasullo. La collezione è destinata a diventare mostra permanente all’Ospedale ‘Ingrassia, dopo un percorso itinerante che la porterà a Trapani, Mazara del Vallo, Cefalù e   in altre due location.

Le interviste.

«Ci è sembrato   doveroso celebrare e dare visibilità a questa   giornata. Si tratta di   una scelta ponderata in particolare insieme al presidente della nostra commissione, Vincenzo Lo Cascio, che ci ha anche indirizzati  a rivolgerci all’associazione Calapanama,  per l’impegno  costante che caratterizza gli  artisti che ne fanno parte.  La giornata è particolare perché   fa riferimento alla lotta contro la polio che ancora si manifesta in alcune parti del mondo.  Celebrando questa giornata cerchiamo   di incentivare la cultura dell’importanza della ricerca in tutto il mondo.  Abbiamo già risultati incoraggianti   dato che siamo riusciti a   vaccinare   due miliardi e mezzo di bambini in tutto il mondo, nonostante le condizioni critiche che si stanno verificando », sostiene Salvatore D’ Angelo, Presidente del Rotary Club Palermo Montepellegrino.

«Quest’ anno abbiamo voluto dare lustro anche ad altri soggetti che hanno agevolato la ricerca, apportando benessere.    Ci tengo a precisare che lo   scopo del Rotary Club infatti non è quello di dedicare l’evento solo alla polio ma alla ricerca in generale, finalizzata a debellare tante altre malattie. Il messaggio che tentiamo di   divulgare è quello dell’allargamento della ricerca destinata anche   a   sconfiggere   malattie più rare e meno conosciute per tentare di bloccarle   già dalla nascita. La consegna di oggi delle opere vuole essere un punto di inizio per una mostra itinerante che poi diventerà permanente all’interno dell’ospedale Ingrassia», sostiene Vincenzo Lo Cascio .

«Si tratta di un tema interessante che coinvolge non solo i medici ma altre figure che hanno collaborato in generale   alla ricerca attraverso importanti scoperte, cosa che abbiamo lasciato intendere   da   quel “ ma non solo” del titolo della esposizione. L’ Arte   è in grado di dare, attraverso i ritratti in questo caso, un contributo notevole per evidenziare l’importanza della ricerca scientifica»,  sostiene Salvatore Calò,  Presidente dell’Associazione  CalaPanama.

«Ringrazio l’associazione e   tutti gli artisti per il dono di queste opere   che arriveranno nel nostro ospedale rendendoci orgogliosi. Il colore ha  un effetto sicuramente benefico all’interno di un luogo caratterizzato spesso da tristezza e sofferenza», spiega Sergio Fasullo, Direttore della UOC “Cardiologia Utic con emodinamica” dell’Ospedale Ingrassia di Palermo .

L’esposizione ha anche suscitato interesse tra i passanti che, approfittando della caldissima giornata di sole, si sono soffermati a guardare e a chiedere   informazioni   sulla mostra.

L’elenco dei   nomi dei ricercatori   ritratti nei dipinti   e   abbinati a   quello   dei rispettivi 15  autori artisti:

  1. Edward Jenner

Medico e naturalista britannico, noto per l’introduzione   del vaccino contro il vaiolo.

Autore:Anna Maria Asaro

  1. Ernest Ruska, premio nobel per la fisica,  è stato uno degli inventori del microscopio elettronico nel 1933.

Autore: Totò  Calò

  1. Rosalind Elsie Franklin, chimica, biochimica e cristallografa britannica, il cui lavoro è stato fondamentale per la comprensione delle    strutture molecolari del DNA e dell’RNA.

Autore: Aurelio Cartaino

4.Jonas Edward Salk, virologo, batteriologo e ricercatore, ideatore del primo vaccino antipoliomelite.

Autore: Lina Collesano

  1. Renato Dulbecco, medico, biologo e genetista italiano, grazie alle sue scoperte, in materia di interazioni tra virus tumorali e materiale genetico della cellula, fu insignito del Premio Nobel per la medicina nel 1975.

Autore: Annalisa D’Alba

  1. Rosalyn Sussman Yalow, biofisica statunitense, premio Nobel per la medicina nel 1977, per il dosaggio radioimmunologico degli ormoni proteici.

Autore: Mauro Di Girolamo

 

  1. Mario Capecchi nato nel 1937 genetista Nobel 2007 per la ricerca sulle cellule staminali embrionali.

Autore: Vincenzo Roberto Gatto

  1. Rita Levi Montalcini, neurologa, nata in Italia, premio Nobel, per “il fattore di accrescimento della fibra nervosa.

Autore: Armando Guarnieri

9.Joseph Murray, medico,

sperimentò e realizzò il primo trapianto di rene e per questo ottenne nel 1990 il primo premio Nobel.

Autore: Domenico Guzzetta

  1. Ilary Koprowski,

immunologo e virologo ha messo a punto il primo vaccino orale contro la poliomielite.

Autrice: Silvana Lanza

  1. Camillo Golgi, Medico e studioso anche di cellule. Premio Nobel per la reazione nera. 1906.

Autore: Anna Margarese

  1. Christian Neetheling Barnard è stato un chirurgo sudafricano di fama mondiale per aver praticato il primo trapianto di cuore della storia della medicina nasce 8 novembre 1922.

Autore: Giusy Megna

  1. Wilhelm Conrad Röntgen, nel 1895 fu in grado di realizzare la prima radiografia medica della storia e ricevette il premio Nobel per la fisica nel 1901.

Autore: Mariella Ramondo

  1. Louis Pasteur, chimico e microbiologo francese. Fondò la moderna microbiologia e sperimentò il primo vaccino contro la rabbia

Autore: Iole Spasari

  1. Albert Bruce Sabin, medico e virologo polacco naturalizzato statunitense, famoso per aver sviluppato il più diffuso vaccino contro la poliomielite e per averne rifiutato il brevetto affermando: “È un mio dono a tutti I bambini del mondo”

Autore : Caterina Trimarchi

L’emendamento al disegno di legge n. 124 del 2023 presentato dall’On.le Calogero Pisano per la realizzazione dell’aeroporto dell’area sud-occidentale della Sicilia, oggi approvato in Commissione Bilancio ed inserito nel “decreto legge Mezzogiorno”, verrà votato verosimilmente entro la fine del mese.

Non ci facciamo prendere da facili entusiasmi perché sappiamo che bisogna ancora inserire il progetto dell’aeroporto di Agrigento nel piano nazionale degli scali aeroportuali, ma certamente oggi un altro importante risultato è stato conseguito.

Gli ingegneri della Provincia di Agrigento sono sempre stati convinti della sostenibilità economica del progetto di uno scalo aeroportuale nel nostro territorio. A tal proposito avevamo già preparato, sia autonomamente sia nell’ambito delle iniziative condotte con gli altri Ordini Professionali tecnici, una serie di iniziative per sensibilizzare la classe politica e le istituzioni.

Certamente va anche ricordato l’impegno del Comitato per l’aeroporto, del Cartello Sociale, delle associazioni, dei rappresentanti della società civile, di moltissimi altri stakeholder, di alcuni esponenti politici, della Rete delle Professioni Tecniche (ingegneri, architetti, geologi, agronomi e forestali, geometri, periti agrari) che ha firmato il Manifesto a favore dello scalo aeroportuale di Agrigento nell’ottobre 2021.

Siamo accanto a tutti gli esponenti politici che, oltre ad assumere la chiara presa di posizione e l’impegno pubblico a favore del nostro aeroporto, dimostreranno anche nelle varie commissioni parlamentari di avere a cuore il nostro territorio, così come ha fatto l’esponente agrigentino che fa riferimento al Governo Nazionale, l’On.le Calogero Pisano.

Noi ingegneri siamo disponibili a dare tutto il supporto possibile, promuovendo convegni, incontri, studi, la costituzione di una cabina di regia e/o di un tavolo permanente aperto ai principali Soggetti attivi, per sostenere il progetto dell’aeroporto di Agrigento.

Siamo convinti che la designazione di Agrigento come “Capitale della Cultura 2025” possa contribuire a tenere i riflettori accesi su un territorio che merita il giusto riscatto e riteniamo che, solo unendo le forze e con il consenso trasversale di tutte le forze politiche si potrà uscire dall’isolamento infrastrutturale in cui siamo stati relegati da decenni.

 

Macabra scoperta di alcuni volontari che si dedicano ai cani randagi a Palma di Montechiaro. Qualcuno ha avvelenato tre cani randagi inoffensivi che non davano fastidio a nessuno nella zona “Cantina”.

La scoperta, come detto, è stata fatta da alcuni volontari che hanno subito allertato il comando della Polizia municipale affinché le carcasse venissero rimosse e la zona bonificata. Sarebbero state utilizzate delle esche avvelenate. I volontari hanno lanciato un appello alla cittadinanza affinché denunci se ha visto qualcosa. Ricordiamo che è un reato penale che prevede anche la reclusione.

Ad Agrigento sono stati 2.500 gli automobilisti sanzionati negli ultimi otto mesi, quindi da gennaio ad agosto, per aver violato la ZTL, la zona a traffico limitato, in via Atenea, nel centro di Agrigento. Secondo quanto emerge dal report della Polizia locale vi è stato un costante aumento delle trasgressioni, con il picco ad agosto, quando sono state 400 le contravvenzioni elevate. Agli automobilisti indisciplinati, soprattutto turisti che utilizzano auto a noleggio, è stata recapitata una multa di 96 euro, ridotta se pagata entro 5 giorni.

A Palermo un’inviata della trasmissione Rai “Report” ha intervistato l’assessore regionale alle Politiche sociali, alla Famiglia e al Lavoro, Nuccia Albano, della Democrazia Cristiana, intervenuta ad una riunione della Commissione Antimafia convocata nella scuola “Sperone – Pertini”. E ha colto l’occasione per domandarle dei trascorsi mafiosi di suo padre. A fronte di ciò l’assessore Albano ha diffuso una nota in cui scrive: “Mentre stavo partecipando, in qualità di assessore alla Famiglia, alla Commissione Antimafia convocata nella scuola Sperone-Pertini a Palermo, sono stata ‘violentata’ da una giornalista di Report che mi ha sottoposto ad una raffica di domande su mio padre. Premetto che è morto 60 anni fa, quando io ne avevo 10. Ho saputo, solo quando sono diventata grande, che aveva avuto problemi con la giustizia e che era stato in carcere. Ho di lui il ricordo di una bambina innamorata del proprio papà e da lui adorata. Sono stata a studiare in collegio dalle suore dall’età di 9 anni e lì ho saputo della morte di mio padre, avvenuta in ospedale. Poi, da grande, sono venuta a conoscenza che era stato in detenzione. Sono cresciuta senza la figura paterna e con una madre che mi ha inculcato il desiderio della giustizia e l’amore per la legalità. Tutta la mia vita è testimoniata da questa educazione alla legalità e rispetto della giustizia. L’essere madre e nonna e la mia vita professionale parlano del mio ostinato senso del dovere e della legalità. Mi addolora moltissimo e mi fa sanguinare il cuore che si sia voluto ricordare questa storia. Ma ciò non può cancellare l’amore di figlia per il padre” – ha concluso Nuccia Albano. Le opposizioni invocano le dimissioni dell’assessore. La maggioranza di governo ritiene ciò pretestuoso e strumentale.

Come ormai scontato, è fallito il tentativo di nominare i manager delle Aziende sanitarie e ospedaliere siciliana entro il prossimo 31 ottobre. La Giunta regionale ha prorogato gli attuali commissari fino al 31 gennaio 2024. E Palazzo d’Orleans ha diffuso una nota in cui si legge: “E’ una scelta adottata per garantire la continuità gestionale e funzionale degli enti sino al completamento della procedura di selezione dei nuovi direttori sanitari e amministrativi. La proroga potrà avere una durata inferiore nel caso in cui le procedure di nomina dovessero essere completate prima della scadenza”.

Lavori sulla Palermo – Agrigento conclusi entro dicembre 2024. Emendamento confortante sul progetto dell’aeroporto centro meridionale. Game over sul rigassificatore a Porto Empedocle.

Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha incontrato a Roma il presidente e l’amministratore delegato di Anas, Edoardo Valente e Aldo Isi. Ufficialmente hanno discusso dell’imminente decreto che nominerà Schifani commissario straordinario dell’autostrada A19 Palermo-Catania per la conclusione delle opere in corso. E a proposito di incompiute, si è discusso anche dell’eterno cantiere Palermo – Agrigento. Schifani è rientrato in Sicilia e ha annunciato: “Sono stati esaminati altri dossier relativi alla situazione della viabilità di competenza dell’Anas in Sicilia e in particolare il completamento della Palermo-Agrigento nella prospettiva soprattutto dell’evento internazionale della città dei Templi capitale della cultura 2025. I vertici dell’Anas hanno confermato l’impegno che entro dicembre 2024 i lavori saranno completati”. Nel frattempo in Commissione Bilancio alla Camera è stato approvato un emendamento per la costruzione dell’aeroporto centro meridionale siciliano (tra Agrigento e Caltanissetta) presentato nell’ambito del Disegno di legge “Mezzogiorno” dal deputato agrigentino Calogero Pisano, che commenta: “L’emendamento che prevede la realizzazione dell’aeroporto ad Agrigento, di cui io e l’onorevole Saverio Romano siamo primi firmatari, ha ottenuto il sì della Commissione Bilancio. L’emendamento, dunque, sarà inserito nel disegno di legge ‘Mezzogiorno’ che sarà votato dalla Camera dei deputati entro la fine del mese. Abbiamo centrato un obiettivo di portata storica, da molti considerato utopistico, raggiunto con tanto lavoro, caparbietà e determinazione, credendoci sempre e non cedendo ai momenti di difficoltà. Ringrazio Saverio Romano, mio amico e collega di gruppo parlamentare, e tutti i deputati siciliani che hanno voluto, con senso di responsabilità, accogliere il mio appello firmando il mio emendamento”. E ancora nel frattempo, il Tar Sicilia ha rigettato, per carenza d’interesse, il ricorso presentato nel 2016 dal Comune di Agrigento (sindaco Lillo Firetto) contro la costruzione di un gasdotto, a servizio del rigassificatore, tra Porto Empedocle e la rete metano siciliana. Il “serpente d’acciaio” avrebbe attraversato contrada Kaos, i luoghi di Pirandello, e la zona A e dei tesori archeologici, violando (come è stato contestato nel ricorso) il vincolo paesaggistico, idrogeologico, archeologico e storico. Nel dettaglio il Tar ha rilevato che si è esaurito l’effetto del decreto che ha autorizzato l’opera, da concludersi entro il luglio del 2020. E poi, a cascata, il 26 maggio scorso è divenuta inefficace la dichiarazione di pubblica utilità, e il 7 settembre scorso è stata negata una ulteriore proroga all’autorizzazione paesaggistica allorchè i lavori non sono mai iniziati. E il Tar ha testualmente sentenziato: “Dato quindi che non esiste alcuna ulteriore proroga o autorizzazione per la realizzazione del progetto del metanodotto, la vicenda legale può ritenersi chiusa”.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)