Ottobre 2023 - Pagina 7 di 38 - Sicilia 24h
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Prorogate fino al 15 novembre le 36 ore lavorative per i circa 4000 precari Asu. A lavoro per ulteriore proroga al 31 dicembre e stabilizzazione. Dettagli e interventi.

Il personale Asu proseguirà a svolgere 36 ore lavorative fino al prossimo 15 novembre. I 14 milioni di euro in bilancio avrebbero coperto le spese relative all’incremento del monte ore, da 20 a 36 settimanali, fino al 31 ottobre, ma, dopo avere ricevuto i prospetti riepilogativi da parte degli enti utilizzatori dei precari, l’assessorato al Lavoro ha comunicato di avere a disposizione somme residue che permettono di coprire le spese per altri 15 giorni. E l’assessore regionale al Lavoro, Nuccia Albano, afferma: “Ci siamo impegnati fin dall’inizio per l’incremento del monte ore lavorativo del personale Asu da 20 a 36 settimanali, e stiamo lavorando per inserire nel collegato alla Finanziaria i fondi necessari sino a fine anno. Il nostro obiettivo rimane sempre la stabilizzazione. Eliminare il precariato e assicurare una dignità lavorativa sono principi che ispirano l’azione del governo Schifani” – conclude Albano. E il capogruppo della Democrazia Cristiana in Assemblea, l’agrigentino Carmelo Pace, apprezza il provvedimento e commenta: “Siamo soddisfatti della proroga dell’incremento a 36 ore lavorative del personale Asu fino al prossimo 15 novembre e stiamo lavorando, insieme all’assessore all’Economia Marco Falcone e all’assessore al Lavoro Nuccia Albano, per cercare le condizioni per avviare dopo quasi 30 anni un percorso di stabilizzazione. Agli uffici che stanno approfondendo lo studio va il nostro ringraziamento. Già nella prossima Finanziaria speriamo di poter predisporre la giusta copertura finanziaria per mettere fine al precariato. Vogliamo arrivare quanto prima alla stabilizzazione. Credo ci siano le reali condizioni finanziarie, giuridiche e politiche per porre fine ad una lunga agonia che si protrae per circa 4000 famiglie da troppo tempo. Quando abbiamo iniziato quest’avventura sembrava essere il solito annuncio della politica. Devo ammettere invece che il presidente Schifani e il suo governo stanno dando la dovuta accelerazione per la definitiva soluzione a questa problematica e porre fine al precariato. Registro la volontà quasi unanime di tutto il parlamento di prodigarsi per il raggiungimento di questo ambizioso traguardo”. E i sindacati di categoria accolgono la proroga con favore ma la ritengono insufficiente, e ribadiscono: “Occorre che il governo reperisca le risorse per garantire l’integrazione oraria fino a fine anno, e lavori per arrivare alla stabilizzazione di questo personale. Invitiamo il governo regionale e tutte le forze politiche dell’Assemblea regionale siciliana ad avviare nel brevissimo termine un incontro con le parti sociali per consolidare e condividere il percorso conducente alla definitiva ‘stabilizzazione’ di tutto il personale Asu. E’ l’ora di dire basta alle soluzioni tampone finora utilizzate”.

Giuoiana Miccichè

Sulle agende dei presidi c’è una data cerchiata in rosso: 30 giugno. Data ultima per presentare i progetti del programma finanziati dal PNRR.  Investimenti per 2,1 miliardi di euro per fare tante cose. Una valanga di soldi che la scuola non vedeva da anni. E che rischia di perdere, o di spendere a”a muzzu” come dicono a Palermo. I soldi sono tanti, molto di più di quelli che abitualmente gli istituti gestiscono. Le scelte sono difficili, perché occorre riprogettare la scuola per valorizzare tecnologie e digitale. Spetta alle scuole decidere come spendere i soldi. È il principio dell’autonomia scolastica, che per legge attribuisce libertà decisionale e di gestione in campo amministrativo e didattico.  Il vero problema è spendere questi soldi. Per elaborare i progetti, sono richieste incombenze burocratiche che hanno bisogno di tempo che le scuole non hanno.  Ci sono cifre consistenti in mano a segreterie con un personale che non è il grado di assolvere a questi compiti, per carenze di organico e per mancata formazione su questi aspettiOccorre più personale, bisogna inventarsi un organico PNRR per rafforzare le segreterie a svolgere compiti aggiuntivi. Bisogna correre per arrivare all’appuntamento avendo fatto i compiti a casa. Bisogna da subito dotare le scuole di personale per gestire i bandi PNRR. I dirigenti scolastici clicchino il pulsante dei progetti con coraggio, senza nessun timore di essere inadempienti. Il cantiere scuola è in ritardo e non possiamo permettere che somme considerevoli tornino indietro. Comincino a richiedere personale aggiuntivo. SGS chiederà al Ministro dell’Istruzione e Merito, di spostare in avanti di tre mesi la scadenza del bando, fissata al 30 giugno conclude Mucci del direttivo nazionale SGS Scuola.

L’architetto Nuccio Flammia, attuale vice presidente del consiglio comunale di Melfi, è stato nominato segretario regionale della Dc storica della Basilicata. Soddisfazione è stata espressa dal segretario nazionale Franco Ferrari, per il quale ” l’incarico a Flammia, politico di lungo corso, darà un decisivo impulso alla crescita della Dc storica nella regione già presente con numerose sezioni di partito”. Da parte sua Flammia, da anni impegnato da sempre nell’associazionismo, ha dichiarato che ” è necessario avvicinare sempre di più i cittadini alle istituzioni. La Dc pertanto intende dare voce e rappresentazadelle legittime istanze che provengono dal mondo del lavoro, dai giovani, dalle donne e dagli anziani. Una forza politica moderata capace, in estrema sintesi, di dare risposte e soluzioni ai numerosi problemi che insistono sui territori”. Nelle prossime settimane– prosegue Flammia- proseguiremo  con i nostri dirigenti nell’opera di radicamento del nostro partito nei vari comuni. Al momento nella sola provincia di Potenza contiamo migliaia di adesioni e al più presto inaugureremo nuove sezioni cittadine“. Secondo le indicazioni della segreteria nazionale anche in Basilicata la Dc storica aprirà Caf (Caf lavoro e fisco) e Patronati (Aisop)  per l’assistenza ai cittadini.

La rassegna organizzata dalla Compagnia Sipario nel Teatro Impero prende il via il 3 dicembre e conta artisti di livello quali: Paolo Conticini, Emanuela Aurelim Corrado Tedeschi, Manuela Villa e Gegia, ma anche i noti comici siciliani Matranga e Minafò e Antonello Costa. Su il sipario anche per uno spettacolo in onore degli indimenticabili Stanlio e Ollio con Claudio Insegno e Federico Perrotta.
L’amore nell’incanto del Natale, l’arte che attinge e sgorga dalla vita raccontata con parole e canzoni, una commedia musicale per far rivivere il mito di Stanlio e Ollio, una bevanda energizzante a base di sorrisi che diventa varietà, un racconto tragicomico tra sette donne tra battute al vetriolo e desideri, ma anche un one woman show con un’artista che da sola è capace di impersonarne decine fino a temere, ironizzando, di “perdere se stessa”, e poi ancora una commedia brillante ambientata dentro un Museo per concludere con tre opere immortali di Luigi Pirandello.
Questi gli ingredienti della XVI Rassegna “Lo Stagnone – scene di uno spettacolo” – organizzata dalla Compagnia teatrale “Sipario” presieduta da Vito Scarpittacon il patrocinio e la compartecipazione del Comune di Marsala, che quest’anno conta artisti di livello come: Paolo Conticini, Emanuela Aureli e Corrado Tedeschi, Manuela Villa e Gegia, ma anche i noti comici siciliani Matranga e Minafò e Antonello Costa, oltre ad uno spettacolo che promette di far rivivere l’arte esilarante di Stanlio e Ollio con  la regia di Claudio Insegno, che riveste il personaggio di Stanlio insieme a Federico Perrotta nel ruolo di Ollio.
La rassegna si terrà al Teatro Impero e prenderà il via domenica 3 dicembre per concludersi sabato 4 maggio: otto spettacoli per tutti i gusti che promettono di divertire e intrattenere, offrendo anche occasione di riflessione, senza mai perdere il sorriso.
Il cartellone si apre domenica 3 dicembre alle ore 18,00 con lo spettacolo dal titolo: “Nell’incanto del Natale una storia d’amore”, commedia musicale in due tempi, scritta e diretta da Vito Scarpitta, presidente della Compagnia teatrale Sipario. In scena dunque saranno i padroni di casa, con la direzione musicale di Eugenia Sciacca, le Coreografie di Vanessa Coppola, scenografia di Sipario Group, costumi di Angela Scarpitta, service Primafila di Gianmarco Scarpitta e direzione artistica di Enza Giacalone. “L’amore è il tema di questo spettacolo – spiega il regista –: l’amore tra Maria e Giuseppe, l’amore tra Dio e le sue creature, l’amore che si incarna in Gesù Cristo. Le vicende di Maria e Giuseppe danno modo di affrontare diversi temi importanti, quali il matrimonio, la famiglia, la vocazione di servizio al prossimo. Un’opera teatrale e musicale che ripercorre alcuni episodi della vita di Maria e Giuseppe, attraverso personaggi del passato e del presente, le vicende e i loro momenti di sacrificio e d’amore per portare alla luce il figlio di Dio”.
La rassegna continua sabato 13 gennaio alle 21,30 con Paolo Conticini in “La prima volta”, spettacolo in cui l’artista si racconta: la famiglia, gli studi, i suoi primi lavori, poi l’incontro con Christian De Sica che gli dà la possibilità di esprimersi come attore. Un viaggio dove il pubblico viene condotto nel percorso artistico che è in continua evoluzione, ricco di soddisfazioni nel cinema, in tv e in teatro. Una narrazione vivace e intima al tempo stesso condita dall’altra passione di Paolo Conticini: il canto. Così condivide con la platea canzoni che hanno avuto un ruolo in questo viaggio artistico e pieno di emozioni.
Il terzo appuntamento promette di far rivivere il mito della comicità di tutti i tempi: domenica 28 gennaio 2024 ore 18.00 andrà in scena: “Stallio e Ollio – Una commedia musicale senza cervello” con Claudio Insegno e Federico Perrotta in scena con Valentina Olla, Sabrina Pellegrino, Franco Mannella, Giacomo Rasetti, Federica De Riggi e con la regia Claudio Insegno. “Stan Laurel e Oliver Hardy non erano semplicemente attori comici, ma sono gli inventori della risata – spiega Claudio Insegno –. Potrebbe essere molto difficile portare sulle tavole di un palcoscenico le gesta dei nostri beniamini della risata. L’unico messaggio che si vuole dare con questo spettacolo è di continuare ad amarli e ridere insieme a loro. È dal 1921 che ci hanno abituati a ridere con le loro facce, le loro cadute, le loro torte in faccia”. Per Claudio Insegno si tratta di un ritorno, infatti si è già esibito nel Teatro Impero in una precedente rassegna della Compagnia Sipario insieme al fratello Pino Insegno e entusiasmando il pubblico in sala.
Domenica 18 febbraio ore 18.00 sarà la volta di “Costa Power il Potere del Sorriso”: di e con Antonello Costa che si esibirà con Annalisa Costa e il Corpo di ballo. Antonello Costa lancia una proposta: “Tutto il potere del sorriso in una bevanda. Non sarebbe fantastico recuperare il buonumore semplicemente sorseggiando un energizzante?” Dall’idea per ora solo “virtuale” nasce il nuovo spettacolo “Costa Power”. Uno show decisamente terapeutico in linea con lo stile unico del comico siciliano, che ha conquistato il suo pubblico con l’innata simpatia e quel talento che lo rende un comico in via d’estinzione. “Per allontanare i pensieri negativi, lo stress, l’ansia e fare scorta di risate Costa consiglia di assumere “Costa Power” anche più volte a settimana, perché la medicina migliore per affrontare le criticità della vita è da sempre una ricca dose di ironia. Due ore di energia allo stato puro con una serie di performance estratte dal celebre repertorio e assolute novità”.
Domenica 10 marzo alle ore 18.00 andrà in scena “Bastarde senza gloria”: spettacolo al femminile di Gianni Quinto, con la regia di Siddhartha Prestinari che vedrà in scena: Francesca “Gegia” Antonaci, Manuela Villa, Valentina Olla, Sabrina Pellegrino, Eugenia Bardanzellu, Elisabetta Mandalari e Giulia Perini. “Un testo contemporaneo che affronta tematiche sociali e vede, ancora una volta, delle donne sul ring della vita, combattere per difendere i propri diritti, in un braccio di ferro con i propri dirigenti d’azienda. A causa di insindacabili tagli al personale infatti, viene richiesto loro di nominare una collega da fare fuori. Questo spettacolo, che ha matrici drammatiche, è una commedia che vede l’eterno colpo di fioretto tra dramma e comicità, in un mix agrodolce in cui ridere è l’unica possibilità per sopravvivere”, spiega il regista.
Immancabile lo spettacolo di domenica 14 aprile alle 18 dal titolo: “Mamma ho perso L’AURELI! In scena Emanuela Aureli (autrice insieme a Sergio Di Folco) con le musiche di Giandomenico Anellino. “un one woman show in cui l’Aureli si diverte a mettere in scena i suoi personaggi. Con brillante ironia, racconta i suoi inizi artistici, la gioia di essere diventata mamma. L’Aureli sembra non essere sola sul palco, vediamo passare cantanti come Albano, Orietta Berti, Mahmoud, Fiorella Mannoia, Malika Ayane, Pino Daniele, i Ricchi e Poveri, Vasco Rossi, Loredana Bertè, Celine Dion, Il Volo, Noemi, Iva Zanicchi, Patty Pravo, Katia Ricciarelli e tanti altri che sembrano uscire magicamente sulla scena dando l’impressione che su quelle tavole del palcoscenico ci siano tante anime e che non sia mai sola. Ma non finisce qui, continua con Milly Carlucci, Mara Venier, Sofia Loren, Maria De Filippi, Barbara D’Urso, Antonella Clerici, Cristiano Malgioglio, Il Papa, il Presidente Mattarella ecc. ecc. ecc. La sua identità si perde, basta un cambio di parrucca e la scena si illumina del suo talento. Ecco che “Mamma ho perso… l’Aureli”.
Domenica 21 aprile alle ore 18,00 il teatro Impero accoglierà i noti comici siciliani Matranga e Minafò in “La maledizione di Yasmine”. Con il duo si esibiranno anche Claudione Di Giovanni, Dalila Pace, Loredana Scalia, Patrizia Franco, Francesca Caracci. Con lo spettacolo prodotto da Sicilia Social Star, “Amunì, torniamo tutti al teatro a ridere” hanno dichiarato i due attori palermitani. Sotto la regia di Maurizio Bologna, scritta insieme a Gianpiero Pumo, sul palco si respireranno amore, intrigo e un pizzico di magia, con un ritmo comico incalzante: il tutto è infatti ben condito dalla comicità targata Matranga e Minafò che, secondo il loro stile, sorprenderanno grazie ad un finale spiazzante. Una commedia brillante, la prima portata in teatro da Matranga e Minafò, dai risvolti inaspettati che ruota intorno all’arrivo in città della statua di Yasmine, una divinità egizia che verrà custodita all’interno del Museo di Storia.
A chiudere il cartellone sarà la messa in scena, in un’unica serata, di tre opere di Luigi Pirandello. L’appuntamento è per sabato 4 maggio alle 21,30 con Corrado Tedeschi e Vito Scarpitta che interpreteranno: “La Morsa”, “La patente” e “L’uomo dal fiore in bocca”. In scena anche: Giuseppe Todaro, Davide Maltese, Francesco Di Bernardo, Enza Giacalone, Mariella Monteleone e Max Vacante.
 “La Morsa”, tratta del “classico triangolo moglie, amante e marito – spiega il regista Vito Scarpitta –. La protagonista della tresca amorosa è Giulia, donna sincera e appassionata, che si trova all’epilogo della sua relazione con l’amante Antonio. Andrea marito più’ grande di età’, ha scoperto i due amanti e vuole vendicarsi di entrambi stringendo Giulia in una morsa di accuse, ma a Giulia viene a mancare anche il sostegno dell’amante Antonio che vigliaccamente l’abbandona”.
In “La Patente” – continua Scarpitta – “protagonista della tragicomica vicenda è Rosario Chiarchiaro, un impiegato del monte dei pegni, che secondo le dicerie della gente è uno jettatore che si trova suo malgrado escluso dalla società. Il Giudice Andrea non crede alla jettatura, ma si trova a dover tener presente che Chiarchiaro a causa delle malelingue ha perso anche il lavoro, non riesce a sposare le figlie a causa di questa nomea e dunque tutta la famiglia è a rischio. La situazione è davvero assurda e si aggrava ancora di più quando Chiarchiaro, convocato in tribunale, si presenta vestito da iettatore e invoca con forza un processo, chiedendo la patente di Jettatore ufficiale con tanto di bollo per farne la sua professione. Infine “In L’uomo dal fiore in bocca – conclude – si evidenzia come l’uomo cerca di porsi di fronte alla morte. Mette in risalto come la morte è predominante, riesce a modificare qualsiasi cosa, anche la visione personale del mondo. Di fronte alla morte, anche le piccole cose iniziano ad avere un’importanza immane”.
Il service audio e luci dell’intera rassegna è a cura di Primafila di Gianmarco Scarpitta. Per assistere all’intera rassegna è possibile acquistare un abbonamento: prima poltrona 90 euro o seconda poltrona 85 euro + d.p.
Per informazioni, prenotazioni e prevendita è possibile chiamare ai numeri 320.8011864 – 338.2615790 o rivolgersi presso la Pro Loco in via XI Maggio o presso I Viaggi dello Stagnone, in via Dei Mille n. 45. tel. 0923.956105 o anche On line su www.liveticket.it
È inoltre possibile acquistare i biglietti con carta del docente e App 18.

L’On. Ida Carmina del M5 comunica con grande soddisfazione una bellissima notizia per il territorio agrigentino in tema di struttura aeroportuale in quanto la Commissione Bilancio, di cui fa parte, ha esitato favorevolmente l’emendamento che introduce l’art.8 bis finalizzato alla realizzazione dell’aeroporto nel nostro territorio. Il tutto inserito all’interno del Decreto Sud che andrà in Aula per la votazione definitiva la prossima settimana.

E’ un passo enorme che mette una netta accelerazione alle procedure per la realizzazione dell’aeroporto. Infatti dopo l’approvazione del Decreto Sud, è previsto uno step temporale preciso in maniera che l’area Centro Sud Meridionale, comprendente la Provincia di Agrigento, d’intesa con la regione siciliana, entro i 120 giorni dall’entrata della presente disposizione di legge, può presentare al Ministero delle Infrastrutture, un progetto di fattibilità tecnica economica degli interventi necessari per la realizzazione dell’aeroporto, corredato dall’analisi costi-benefici, ai fini di una preliminare verifica della sostenibilità finanziaria dell’opera e delle infrastrutture ad esso collegato. Le Amministrazione interessate provvedono all’attuazione delle disposizioni di cui al presente comma nell’ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie a legislazione vigente. Andranno fatti ulteriori passi, la realizzazione dell’aeroporto di Agrigento, verrà riconosciuta in una Legge dello Stato Italiano. Certamente andranno fatti ulteriori passaggi ma chi ben comincia è alla metà dell’opera e noi siamo determinati.

Cosi la deputazione nazionale agrigentina è concorde ed intende continuare questa battaglia di modernizzazione e di riconoscimento del diritto alla mobilità finora negato per mancanza di forza e volontà politica. I tempi cambiano e la politica siciliana sta facendo quadrato sulle necessità improrogabili del territorio e sulla sua fame di infrastrutture, a partire dall’aeroporto, una struttura essenziale per lo sviluppo e strategica, che cambierà il volto della parte centro meridionale della nostra isola.

“La Commissione approva l’emendamento sull’aeroporto di Agrigento di cui sono primo firmatario. Grazie all’on. Saverio Romano per la collaborazione l’apporto determinante”.
Lo afferma il deputato agrigentino Calogero Pisano.
“Grazie anche ai parlamentari siciliani – dice ancora Pisano – che con senso di responsabilità, hanno accolto il mio appello sostenendo la mia iniziativa con la sottoscrizione della mia proposta emendativa”.

Pendii in frana e terreni rocciosi, sono variabili le condizioni dei territori della Sicilia a rischio di dissesto idrogeologico che necessitano di interventi di verifica, prevenzione e stabilizzazione. Questi i temi caldi del convegno che si svolgerà venerdì 27 ottobre alle ore 15.30 presso l’Empedocle Consorzio Universitario Agrigento (Ecua, aula Luca Crescente, via Quartaro 6) organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della provincia di Agrigento e dalla Consulta degli Ordini degli Ingegneri di Sicilia con il patrocinio del Consiglio Nazionale Ingegneri e dell’Ecua, in collaborazione con Maccaferri, leader per soluzioni ingegneristiche nel settore della geotecnica. Coinvolti nei lavori l’Anci Sicilia, l’Ordine dei Geologi regionale, il Collegio dei Geometri e l’Ordine degli Agronomi e Forestali della provincia di Agrigento.

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha incontrato a Roma il presidente e l’amministratore delegato di Anas, Edoardo Valente e Aldo Isi, accompagnati dai rispettivi tecnici. La riunione, di natura informativa e preliminare all’ormai imminente definizione del decreto di nomina del presidente Schifani a commissario straordinario dell’autostrada A19 Palermo-Catania, ha affrontato i passaggi necessari per un garantire un immediato avvio delle attività della struttura commissariale. In particolare, il governatore ha comunicato di avere già individuato la sede e il personale da utilizzare nell’ufficio. E’ quanto si legge in una nota della Regione siciliana. Sono stati, inoltre, esaminati altri dossier relativi alla situazione della viabilità di competenza dell’Anas in Sicilia e in particolare il completamento della Palermo-Agrigento, in vista soprattutto dell’evento internazionale che vedrà la Città dei Templi “Capitale della cultura 2025”.

I vertici dell’ente nazionale per la strade hanno confermato l’impegno che entro dicembre 2024 i lavori saranno completati. Il presidente Schifani, sottolinea la nota, è stato informato, inoltre, sullo stato dei cantieri attivi e sui futuri programmi di interventi sulla rete stradale e autostradale.

L’incontro si è svolto in un clima positivo e rinsalda lo spirito di collaborazione istituzionale tra Regione Siciliana e Anas, volto ad assicurare un flusso di informazioni e di aggiornamento costanti sull’evoluzione delle attività di Anas nel territorio regionale, conclude la nota.

Debellare il fenomeno degli allacci abusivi e irregolari in ambito non solo idrico ma anche fognario e depurativo.
Con questo obiettivo l’Aica (Azienda Idrica dei Comuni Agrigentini) ha chiesto al Comune di Agrigento la consegna della banca dati: uno strumento informatico che consente all’Azienda di attivare verifiche incrociate affinché siano individuate le utenze irregolari come, ad esempio, quelle che utilizzano fognatura e depurazione in assenza di regolare contratto idrico o, ancora, le utenze abusive.
La consegna della banca dati da parte dal Comune di Agrigento– afferma Settimio Cantone, presidente del Consiglio di amministrazione dell’Aica – ci consente di avere un maggiore flusso di dati utili a verificare le informazioni sui consumi, la regolarità di ciascuna utenza, e quindi ad avere una bollettazione equa, fluida e coerente con i consumi e di perseguire il principio di efficienza e trasparenza amministrativa. Un’ottima prassi e una intensa collaborazione informatica con il Comune di Agrigento che, auspichiamo, possa essere ripetuta in altri Comuni dell’Agrigentino. Ringrazio l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Miccichè e, soprattutto, l’assessore Aurelio Trupia per il prezioso supporto”.
Nei prossimi giorni l’Aica comincerà i percorsi di verifica mirata tra i dati delle utenze in suo possesso e quelli, invece, contenuti nella banca dati del Comune di Agrigento dando il via alle azioni di contrasto all’evasione della tariffa e agli illeciti. Fenomeno che, pesando sul bilancio dell’Azienda, ricade sulle utenze regolari facendo venir meno il principio “pagare tutti per pagare meno”.
Abbiamo completato la fase operativa cedendo ad Aica i codici di accesso alla banca dati così da avviare i controlli incrociati e stanare gli evasori. Il nostro auspicio – dichiara Aurelio Trupia, vicesindaco e assessore al ramo – è che anche le altre Amministrazioni comunali facciano lo stesso, considerato che la norma lo consente. Non dimentichiamo che i soci di Aica sono proprio i Comuni ed è nel nostro interesse fare in modo che tutti gli utenti paghino quanto dovuto”.