Novembre 2021 - Pagina 6 di 74 - Sicilia 24h
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Il sindaco spiega anche che “si è registrato un caso tra gli operatori della mensa scolastica; come da protocollo tutti gli operatori sono stati sottoposti a tampone, con esito negativo. I dipendenti interessati rimarranno in isolamento per alcuni giorni e poi verranno nuovamente sottoposti a tampone”.

Per tutta la prossima settimana e fino al 9 dicembre il servizio che fornisce i pasti alle scuole sarà sospeso.

Nella giornata di oggi continua lo screening per alcuni alunni delle scuole riberesi. “È importante da parte delle famiglie la massima collaborazione, nell’interesse proprio e della comunità intera: il tampone non è un obbligo ma un presidio di monitoraggio della salute che viene messo a disposizione di tutti. Dall’inizio del mese di novembre si sono rilevati alcuni casi di contagio a livello locale anche nelle scuole primarie e secondarie di primo grado”, aggiunge Ruvolo.

La procura di Genova ha aperto un fascicolo a carico di ignoti sulla morte di Totò Di Gangi, trovato cadavere sabato sera sui binari ferroviari della stagione di Genova. Secondo quanto si apprende in ambienti investigativi sarebbe stato fatto scendere dal treno perché senza green pass.

Il sostituto procuratore della Dda Federico Manotti ha disposto l’autopsia. Al momento la questura genovese esclude che possa essersi trattato di un omicidio e propende per una disgrazia. Di Gangi, che era in custodia cautelare ad Asti, era stato scarcerato perché molto malato. L’uomo era sceso dal treno alla stazione di Genova Principe, poi si era incamminato in una galleria ferroviaria dove è stato investito.

Dopo decenni dì false promesse l’Amministrazione comunale di Aragona, guidata dal sindaco, Peppe Pendolino, ha mantenuto l’impegno preso in campagna elettorale.

Si avviano i “lavori per la realizzazione di una rete fognaria al servizio degli abitanti della via G. Almirante, via P3, via P4, via P5, via P8 e C.da Palamenga”.

Oggi l’impresa ISOR Costruzioni s.r.l. ha iniziato i lavori.

L’intervento, finanziato con fondi comunali, prevede la realizzazione di una condotta interrata che parte dalla condotta esistente nell’area artigianale fino all’intersezione tra la strada Provinciale Scalo Caldare e la via P3.

“Tale opera – dice il primo cittadino – una volta ultimata consentirà ai residenti della frazione, di allacciarsi definitivamente ad una rete cittadina, ponendo fine agli inconvenienti ed ai disservizi causati dalla mancanza della suddetta opera di urbanizzazione primaria, migliorando la qualità di vita dei suoi abitanti. Avanti così! Dopo anni di programmazione silente iniziano a vedersi i risultati ed iniziamo a dare risposte concrete ai cittadini, con opere di durata pluriennale”.

E’ morto Angelo Siino, negli anni ’80 “ministro dei lavori pubblici di Cosa nostra” perché ambasciatore dei Corleonesi di Riina e Provenzano nel palazzo della Regione e nelle stazioni d’appalto. Poi, dal 1997, ha collaborato con la Giustizia. Angelo Siino, conosciuto anche come “Bronson” per la somiglianza con l’attore, è morto a 77 anni di età lo scorso 31 luglio nella località segreta dove ha vissuto. La famiglia ha mantenuto riservata la notizia, trapelata solo adesso. Siino, insieme al suo legale storico, Alfredo Galasso, ha scritto e pubblicato un libro, “Vita di un uomo di mondo”, in cui ha raccontato personaggi come Salvo Lima e Michele Sindona, senatori della Repubblica come Giulio Andreotti e Marcello Dell’Utri. E poi i ricordi dei viaggi fra i lussi di Parigi e quelli nei gironi del carcere dell’Asinara, delle battute di caccia con le “mangiate” e le “parlate” nelle masserie dei boss, ma anche i retroscena di alcune vicende per le quali hanno tremato nell’isola e anche nell’Italia intera. Due anni addietro la vita di Angelo Siino, nativo di San Giuseppe Jato, è stata stravolta dal suicidio del figlio Giuseppe, di 47 anni, che si è ucciso sparandosi un colpo di pistola alla testa dopo un litigio con la moglie.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

Un 55enne ha ferito due colpi di coltello alla spalla e al collo la moglie, di 54 anni, durante una lite scoppiata nella loro abitazione di Belpasso, nel Catanese.

 La donna è riuscita a fuggire di casa e a trovare rifugio da un vicino che ha chiamato il 112. La vittima è ricoverata al pronto soccorso del Policlinico di Catania dove è sottoposta ad intervento chirurgico, ma non è ritenuta in pericolo di vita.

L’uomo dopo l’aggressione si è presentato ai carabinieri della stazione di Belpasso che lo hanno arrestato per tentativo di omicidio. La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta.

Il suo nome è Michele Splendido ed è un ragazzo foggiano che, a soli 20 anni, è riuscito a diventare Dottore in Economia e gestione aziendale.

Diviene, così, il laureato più giovane d’Italia.

A soli 17 anni ha deciso di intraprendere gli studi universitari, terminati lo scorso ottobre presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano.

“Tradizione e innovazione nelle aziende agricole di Capitanata” : è questo il titolo della sua tesi che sottolinea il legame di Michele con la propria Terra d’origine.

“La variante Sudafricana del coronavirus è stata catalogata dall’OMS come preoccupante e pericolosa, per questo motivo l’Unione Europea ha bandito gli arrivi da sette Paesi dell’Africa del Sud, così come hanno fatto tanti altri Paesi nel mondo come ad esempio Stati Uniti, Brasile, Australia ed Israele, al fine di evitare l’ingresso di persone potenzialmente positive al nuovo ceppo.

Il Ministro della Salute Speranza ha adottato misure analoghe vietando l’ingresso in Italia a chi è stato negli ultimi 14 giorni negli Stati dell’Africa meridionale.

Si è svegliato persino l’ex segretario del PD Nicola Zingaretti che consiglia provvedimenti immediati di controllo alle frontiere e di valutare azioni di contenimento dei flussi migratori verso l’Italia.

Nel frattempo, però, il Ministro dell’Interno Lamorgese, ed il governo Draghi,  nonostante questo grave nuovo pericolo, continuano a lasciare i porti spalancati e a consentire a migliaia di clandestini, provenienti dall’Africa, di sbarcare incontrollati sulle coste agrigentine.

Chi ci assicura che tra essi non ci siano persone infette provenienti dagli Stati considerati a rischio?

È indispensabile scongiurare il diffondersi della variante Omicron in Sicilia, per questo è indispensabile fermare l’immigrazione illegale e predisporre un blocco navale a difesa dei confini italiani”.

Lo dichiara il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Lillo Pisano.

Una Fortitudo Agrigento inarrestabile al Palamoncada schianta Sant’Antimo con una grande prestazione, una difesa compatta e la solita energia e forza tecnica dei veterani come Grande, Morici e Chiarastella. Per Alessandro Grande, top scorer del match, servivano 21 punti per arrivare il traguardo degli 800 punti da quando è arrivato lo scorso anno ad Agrigento ed il play romano mette a referto esattamente 21 punti. Già nei primi due parziali la Fortitudo ha subito uscito gli artigli e si è portata avanti di 20 punti. Dopo un calo di prestazione nel terzo gli agrigentini hanno rimesso subito in chiaro le cose in campo e grazie ai punti di Morici, Lo Biondo, Costi e Peterson, insieme ai già citati Chiarastella e Grande, il match viene portato a casa insieme a due punti importanti. Sugli altri campi perde la capolista Bisceglie, la Fortitudo Agrigento rimane seconda e si avvicina ulteriormente alla vetta della classifica. Molto soddisfatto il coach Michele Catalani: “Adesso arrivano due trasferte ostiche e vincere oggi era molto importante, specialmente contro una squadra di livello come Sant’Antimo. Li abbiamo incastrati nei nostri ingranaggi ed ha funzionato molto bene la difesa, i ragazzi sono stati molto attenti e non era facile contro di loro. Sono convinto che Sant’Antimo lotterà fino alla fine per le prime posizioni del campionato”.

L’Italia è uno tra i Paesi dell’Eurozona con i prezzi dei carburanti per autotrazione tra i più alti in assoluto.

In questo particolare momento di necessario rilancio economico, dopo il periodo di grave crisi dovuta alla pandemia, l’eccessivo costo alla pompa dei carburanti può portare a una significativa criticità, da scongiurare mediante interventi governativi tempestivi ed efficaci.

Il prezzo finale dei carburanti è la somma essenzialmente di tre voci: il Platts (a livello internazionale la domanda e offerta di carburanti si incrociano determinando il valore di ogni prodotto petrolifero sulla piattaforma privata Platts e su questa voce finisce il guadagno delle compagnie petrolifere che si occupano dell’estrazione e della produzione); il margine lordo dell’industria petrolifera (che determina il guadagno della parte incaricata di distribuire e vendere i prodotti); e la tassazione (accise ed IVA).

Mentre sulla prima voce è difficile intervenire in tempi stretti e la seconda voce è una parte decisamente minoritaria del prezzo alla pompa, è opportuno soffermarsi sulla voce tassazione.

La tassazione è composta dalle accise (tasse indirette) e dall’IVA (tassa diretta). Si tratta della parte più cospicua del prezzo che finisce nelle casse pubbliche (a seconda dei prodotti dal 60 al 65% del prezzo alla pompa), e che viene spesso utilizzato per reperire velocemente fondi pubblici.

In pratica nell’accisa sono compresi, fra l’altro, il finanziamento della guerra d’Etiopia degli anni 1935/1936, il finanziamento della crisi di Suez del 1956, la ricostruzione dopo il disastro del Vajont del 1963, la ricostruzione dopo l’alluvione di Firenze del 1966, la ricostruzione dopo il terremoto del Belice del 1968, la ricostruzione in seguito al terremoto del Friuli del 1976, la ricostruzione dopo il terremoto dell’Irpinia del 1980, la missione Onu in Libano, la missione in Bosnia con l’Onu del 1996, il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004, l’acquisto di autobus ecologici nel 2005, la ricostruzione dopo il terremoto dell’Aquila del 2009. E molto altro ancora, anche se, nel 1995, le accise sono state inglobate da un decreto del Governo Dini in un’unica aliquota indifferenziata, senza più riferimenti alle originali motivazioni.

Attualmente le aliquote delle accise sono pari a € 0,72840 al litro per la benzina e € 0,61740 al litro per il gasolio. Valori già di per sé molto alti rispetto agli altri Paesi dell’Eurozona, ma che concorrono anche a formare l’imponibile IVA.

Praticamente una tassa sulle tasse.

Ciò considerato, Meritocrazia Italia sollecita una utile e immediata risposta da parte del Governo all’impennata dei prezzi che frenano la ripresa. Una soluzione potrebbe essere proprio l’abolizione dell’IVA sulle accise.

Tale manovra, oltre a portare a un ribasso dei prezzi alla pompa pari ad € 0,160 per la benzina e € 0, 136 per il gasolio, cancellerebbe una tassa sulla tassa iniqua e inutilmente vessatoria.