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Ieri i Carabinieri della Stazione di San Biagio Platani (AG) hanno arrestato un soggetto del posto di 46 anni, disoccupato, celibe, in esecuzione dell’Ordinanza di detenzione domiciliare emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Agrigento. L’uomo, riconosciuto colpevole del reato di danneggiamento a seguito di incendio, per fatti verificatisi nel 2019, è stato sottoposto alla detenzione domiciliare presso la propria abitazione, ove dovrà scontare un anno di reclusione.

L’ultima consultazione elettorale per l’elezione del Sindaco ed il rinnovo del Consiglio Comunale del Comune di Porto Empedocle, svoltasi lo scorso ottobre 2021, ha visto vincitore il candidato Sindaco Calogero Martello, proclamato eletto in esito al turno di ballottaggio che lo ha visto scontrarsi con il secondo candidato più votato, Salvatore Iacono, poi nominato consigliere comunale.
Avverso l’esito delle suddette elezioni, ha proposto ricorso, dinanzi al T.A.R. Palermo, l’altro candidato Sindaco Calogero Lattuca, detto Rino, che al primo turno aveva ottenuto 2.157 voti di preferenza, chiedendo l’annullamento del verbale di proclamazione degli eletti alla carica di Sindaco e del Consiglio comunale per presunte anomalie verificatesi nelle sezioni ed il riconteggio di tutte le schede.
L’Amministrazione Comunale, ricevuta la notifica del ricorso, si è costituita in giudizio con il patrocinio dell’Avv. Girolamo Rubino, eccependo l’inammissibilità e la palese infondatezza del ricorso in quanto volto ad una ingiustificata e non consentita ripetizione in sede giurisdizionale dello spoglio dei voti in tutte le sezioni elettorali, finalizzata ad accertare poi, in sede di verificazione, la sussistenza di eventuali errori.
L’Avv. Girolamo Rubino ha, inoltre, contestato l’inammissibilità e l’infondatezza del ricorso per la genericità delle censure, non avendo parte ricorrente opportunamente specificato le schede contestate la cui correzione potrebbe capovolgere l’esito della competizione elettorale, né le sezioni coinvolte e le incongruenze riscontrate.
Si è costituito in giudizio anche il Sindaco proclamato eletto, dr. Calogero Martello, con il patrocinio dell’Avv. Giuseppe Impiduglia.
L’udienza pubblica del suddetto giudizio, attualmente pendente dinanzi al T.A.R. Palermo, è fissata per il prossimo 14 dicembre 2021

L’assessorato regionale al Turismo ha dirottato 40mila euro nelle casse del Comune di Agrigento per finanziare abbellimenti e spettacoli natalizi. Il sindaco, Franco Miccichè, prospetta: “Voglio che in città si respiri un’atmosfera di festa e di gioia per come merita. Molte iniziative sono al vaglio degli uffici e degli assessorati competenti: bancarelle per il mercatino, la pista di pattinaggio, le luminarie e l’immancabile albero in piazza Marconi che quest’anno tornerà ad essere vero, un abete. Come sempre saranno previste luci in via Atenea e vasi per adornare le vie del centro. Esorto i privati e i commercianti ad abbellire gli esterni delle proprie dimore e delle proprie attività commerciali con allestimenti che richiamino il Natale”.

A Licata, nel corso di mirati servizi investigativi, i poliziotti del locale Commissariato, coordinati dal vice questore Cesare Castelli, in una stalla, tra alcuni cavalli, sotto un cumulo di paglia, hanno rinvenuto una pistola calibro 7,65, con matricola abrasa, munita di caricatore vuoto, e 4 cartucce non esplose dello stesso calibro. Il titolare, un uomo di 27 anni, di Licata, T D sono le iniziali del nome, attualmente sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione e firma alla Polizia giudiziaria, è stato arrestato ai domiciliari, in flagranza di reato, per l’ipotesi di reato di detenzione illegale di arma da fuoco clandestina.

I magistrati Guido Lo Forte, Giuseppe Pignatone e Roberto Scarpinato hanno deposto a Caltanissetta al processo sul depistaggio delle indagini dopo la strage Borsellino. I dettagli.

Al processo in corso innanzi al Tribunale di Caltanissetta sul depistaggio delle indagini dopo la strage di Via D’Amelio, hanno deposto i magistrati Guido Lo Forte, Roberto Scarpinato e Giuseppe Pignatone, citati a testimoniare sul dossier ‘mafia e appalti’, risalente all’epoca immediatamente precedente alla morte di Paolo Borsellino e ritenuto tra i possibili moventi dell’attentato.

La deposizione dei tre, a fianco di Borsellino alla Procura di Palermo nel ’92, è stata incentrata, in particolare, su quanto ha affermato l’avvocato Fabio Trizzino, legale di parte civile della famiglia Borsellino e marito di Lucia Borsellino, ovvero: “Cinque giorni prima della strage di Via D’Amelio, il giudice Paolo Borsellino partecipò a un incontro alla Procura di Palermo. In quell’occasione si parlò anche dell’inchiesta ‘mafia e appalti’, di cui Borsellino si era occupato a lungo. Ma in quell’incontro, il pubblico ministero, Guido Lo Forte, nascose a Borsellino di avere firmato, appena il giorno prima, l’archiviazione dell’inchiesta”.

Ebbene, Guido Lo Forte ha replicato: “Tutto il pool antimafia, compreso Paolo Borsellino, sapeva della richiesta di archiviazione, che peraltro riguardava una tranche residuale dell’indagine ‘mafia e appalti’. Spiegammo che era una scelta obbligata perché, per le posizioni per cui volevamo chiedere l’archiviazione, non avevamo prove, e tutto ciò fu condiviso all’unanimità, senza rilievi. E’ assolutamente falso che avrei nascosto a Borsellino il fatto di avere firmato la richiesta di archiviazione. Borsellino era già informato di questa prospettiva, e poi io stesso ne parlai ai colleghi, lui compreso, in occasione della riunione del 14 luglio del 1992, cinque giorni prima della strage. Confermo che i carabinieri del Ros comunicarono solo nel 1992 l’esistenza di intercettazioni del 1990 che avrebbero potuto evitare la richiesta di archiviazione, e soprattutto che avrebbero potuto portare molto prima a indagini su politici e pezzi dell’imprenditoria italiana che poi la Procura comunque portò avanti. Si trattò di una anomalia grave”.

E il collega Giuseppe Pignatone ha risposto così: “Borsellino, almeno in mia presenza e a riunioni a cui partecipai io, non disse mai che sull’inchiesta ‘mafia e appalti’ si sarebbe potuto fare di più. Cioè non si è mai lamentato che l’indagine non fosse stata valorizzata come meritava. Nessuno si è mai permesso di dirmi cosa fare dall’esterno, o ha fatto pressioni. In caso contrario lo avrei denunciato. Nessuna sottovalutazione: all’interno dell’ufficio l’allora procuratore Giammanco ci disse di lavorare e valorizzare gli elementi dell’inchiesta ‘mafia e appalti’ che andavano valorizzati. D’altro canto non si arrestano persone senza prove”.

E, infine, Roberto Scarpinato ha confermato che i carabinieri del Ros depositarono solo nel settembre del 1992 delle intercettazioni del 1990 che avrebbero potuto evitare la richiesta di archiviazione, e poi ha aggiunto: “Chiedemmo perché non ce le avevano depositate prima, e un maresciallo del Ros ci disse che aveva ricevuto indicazioni dal Ros di non consegnarle perché non erano rilevanti. Questo fu il vero insabbiamento. E fu fatto credere che la Procura aveva intercettazioni su personaggi eccellenti e le nascondeva, mentre le aveva il Ros. Fu una cosa gravissima. Borsellino mi chiese a fine maggio del 1992 a che punto fosse l’indagine ‘mafia e appalti’. In quell’occasione gli feci una sintesi dell’indagine. Non mi risulta che Borsellino si sia lamentato che l’indagine non avesse avuto il respiro che meritava”.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

Come pubblicato alcuni giorni addietro, il vice presidente provinciale del Codacons di Agrigento, Giuseppe Di Rosa, e il coordinatore del movimento “Agrigento punto e a capo”, Mario Aversa, hanno riparato una buca profonda, e a rischio morte per i conducenti dei mezzi a due ruote, in via 25 aprile. Ebbene, adesso lo stesso Di Rosa ha lanciato l’iniziativa “Segnala la tua buca”. Tutti i cittadini delle provincia di Agrigento sono invitati a segnalare con foto le buche pericolose lungo le strade comunali, provinciali o gestite dall’Anas. E ciò al fine di monitorare il tutto e sollecitare degli interventi a rimedio agli organi competenti, o anche i risarcimenti dei danni provocati ai mezzi in transito. Le segnalazioni sono attese alla sede del Codacons, in via Imera 50 ad Agrigento, oppure all’indirizzo e-mail gdirosa.codaconsag@gmail.com

Cogliamo l’occasione per segnalare la presenza di una buca stradale mortale ad Agrigento, in via Unità d’Italia, nei pressi della tipografia Sarcuto.

Su 635.600 alunni della scuola dall’infanzia a quella di secondo grado, 1.112 sono risultati positivi con 358 classi in quarantena su 33.853 in totale. Su 69.752 docenti, 216 sono positivi e su 18.364 impiegati Ata sono risultati positivi in 36. Sia per il personale docente sia per il personale Ata, si riscontra – dice l’ufficio scolastico – una variazione dell’incidenza dei positivi rispetto alla settimana precedente, passata rispettivamente dallo 0,23% allo 0,31% per i docenti e dallo 0,11% allo 0,20% per il personale Ata.

Diverse azioni messe in campo dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento in occasione della celebrazione della giornata mondiale contro l’AIDS che ricorrerà mercoledì prossimo, 1 dicembre. Si tratta di una gamma di iniziative che, in linea con quanto previsto dal piano nazionale di prevenzione e dalle indicazioni dell’Assessorato regionale alla Salute, mira a promuovere i corretti stili di vita e a prevenire le malattie sessualmente trasmissibili. Si comincerà lunedì 29 novembre, alle dieci, con un evento webinar di sensibilizzazione ed informazione cui parteciperanno gli studenti di numerosi istituti scolastici della provincia.

Grazie alla partecipazione di esperti aziendali saranno trattati temi di centrale importanza sotto il profilo sanitario, sociale ed informativo utili a non abbassare la guardia nella sfida contro l’AIDS e si aprirà un dibattito stimolato anche dalla visione del film “positive girl”, consigliato ai ragazzi nei giorni scorsi. Nonostante i progressi ottenuti nel tempo contro la diffusione del virus dalla ricerca medico-scientifica, l’AIDS non è estinto e continua a rappresentare una grave minaccia per la salute. Per questo motivo l’ASP di Agrigento ha anche previsto una giornata interamente dedicata allo screening ematico gratuito attivando una serie di punti di prelievo negli ospedali della provincia e l’uso dell’ambulatorio mobile.

Lunedì 1 dicembre, dalle otto alle sedici, i sanitari ASP effettueranno gratuitamente i prelievi del sangue per la rilevazione dell’HIV, della sifilide e della HCV presso l’aula conferenze del “San Giovanni di Dio” di Agrigento, la sala “Piraino” del “Giovanni Paolo II” di Sciacca, il centro trasfusionale del “Barone Lombardo di Canicattì”, l’aula conferenze del “Fratelli Parlapiano” di Ribera e l’aula magna della direzione sanitaria del “San Giacomo d’Altopasso” di Licata. L’ambulatorio mobile, negli stessi orari, stazionerà invece ad Agrigento presso la centrale piazza Cavour.

E’ arrivata intorno alle 18,00 ad Agrigento la salma dell’assistente capo coordinatore della Polizia Sergio Di Loreto, morto martedi scorso dopo un infausto incidente scaturito dal colpo di pistola partito accidentalmente da un collega mentre si trovavano al Caip di Abbasanta per un corso di aggiornamento scorte.

La salma è potuta arrivare nella Città dei Templi dopo che sul corpo di Di Loreto è stata effettuata l’autopsia, durata diverse ore, e dalla quale è emerso che il giovane poliziotto in servizio ad Agrigento è stato fulminato da una emorragia causata dal colpo di un’arma da fuoco il cui proiettile ha raggiunto il fianco. Il medico legale Roberto Demontis ha effettuato l’esame autoptico su richiesta del Pubblico Ministero di Oristano Silvia Mascia che ha in mano il fascicolo. Questo almeno da un primo esame, mentre sono in corso gli accertamenti da parte della squadra Mobile di Oristano e sui quali non si sa nulla.

La salma di Di Loreto si trova adesso in una sala della caserma della Polizia di via Francesco Crispi dove è stata allestita la camera ardente.

I funerali si svolgeranno domani mattina nella chiesa di Santa Croce a Villaseta alle ore 11,00.

La curva dei contagi in provincia di Agrigento, rispecchiando i dati regionali e nazionali, torna a salire. Un aumento non esponenziale ma lineare, così come ha affermato il commissario straordinario dell’Asp Mario Zappia nel consueto punto settimanale sull’andamento epidemiologico sul territorio. Nel giro di un paio di settimane si è passati da 250 attuali positivi a 450. Inevitabile la ripercussione anche sul fronte ricoveri. Attualmente ci sono 18 pazienti ricoverati all’ospedale di Ribera: 13 di questi si trovano nel reparto di medicina generale mentre 5 in terapia intensiva.

“A tal proposito – sottolinea il manager dell’Asp Zappia – è importate fare un raffronto con la situazione dello scorso anno per capire anche l’importanza dei vaccini”. Il 25 novembre 2020 in provincia di Agrigento c’erano oltre 80 persone ricoverate rispetto alle quasi venti di quest’anno. Una buona notizia arriva dalla campagna vaccinale con un’impennata nella somministrazione delle dosi che si attesta sulle 2 mila al giorno, soglia al di sotto della quale non bisognerà scendere. Buona la percentuale dei vaccinati in provincia di Agrigento (83%) con picchi che superano anche il90% in alcuni singoli comuni come Sciacca e Comitini. I comuni con la percentuale più bassa di tutto il territorio sono, invece, Ravanusa (70,32%) e Palma di Montechiaro (72,46%).

Due le importanti novità dell’Asp di Agrigento da segnalare: la firma di un protocollo d’intesa con l’Ismett di Palermo con cui i due Enti si impegnano per la durata di tre anni ad attuare una sinergia operativa il cui fulcro si impernia attorno alle prestazioni specialistiche erogate dall’”Unità operativa complessa di medicina generale ad alta intensità di cura” del presidio ospedaliero “Barone Lombardo di Canicattì; altra importante novità è l’apertura di un ambulatorio di cure palliative all’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca garantirà un miglioramento dei servizi nel Distretto sanitario di Sciacca e contribuirà a ridurre gli accessi al Pronto soccorso.