La vendemmia più lunga d’Italia, con 100 giorni di raccolta, è giunta al termine in Sicilia. E’ iniziata nella parte occidentale dell’Isola, tra la fine di luglio e la prima decade di agosto, e si è conclusa adesso nei vigneti dell’Etna. Le premesse per ricordare in Sicilia l’annata 2022 come un’annata eccellente vi sono tutte. Gli esperti spiegano: “Uve sane sotto il profilo fito-sanitario e in perfetto equilibrio acido-zuccherino, ottime sensazioni organolettiche, elevata qualità, con bianchi freschi ed equilibrati e rossi che prospettano strutture e complessità di rilievo. La congiuntura climatica si è rivelata favorevole per l’intero ciclo vegetativo, e determinante per la qualità delle uve: un autunno piovoso seguito da un inverno con minori precipitazioni e una fredda primavera. Le alte temperature e la siccità dell’estate siciliana hanno inibito la diffusione delle malattie della vite e inciso, solo in alcune aree, sul calo della produzione per circa il 5-10%. Nella zona meridionale di Noto e Vittoria vi sono ottimi riscontri sul Frappato e Grillo. Il favorevole andamento climatico nella zona di Caltanissetta, con vini a base Grillo e Nero D’Avola, regalerà vini molto buoni per complessità, struttura e freschezza. A Lipari ottimi risultato soprattutto per il Nero D’Avola e le varietà bianche. Sull’Etna sarà un’ottima annata perché le uve sono molto sane e in perfetto equilibrio”.
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